Approfondimento a cura di Giulia Diamanti, Antonio Lopopolo e Alice Scaglioni
Sono 98 le persone che hanno abbandonato Stromboli dopo le esplosioni vulcaniche nel pomeriggio di mercoledì 3 luglio, in cui ha perso la vita Massimo Imbesi, un escursionista di «Mi sento un miracolato» dice Thiago Takeuti, l’amico di Imbesi che è rimasto illeso. I Canadair sono ancora in azione e resta alta la tensione tra i residenti, Ginostra è totalmente ricoperta di pomice nera e detriti. A raccontarlo è il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, che si era recato sul posto dopo l’esplosione. «La situazione è sotto controllo – dice Giorgianni – ma c’è ancora molta paura e preoccupazione». I focolai sono stati spenti, e le visite a Stromboli sospese, ma i residenti non accennano ad andarsene.
Le due esplosioni che alle 16:46 hanno interessato Stromboli «sono tra le più forti mai registrate da quando è attivo il sistema di monitoraggio del vulcano, cioè dal 1985». Queste le parole del direttore dell’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Eugenio Privitera. Un’attività simile è stata registrata anche nel 2003 e 2007. Secondo Privitera si tratta di fenomeni abbastanza rari, perché Stromboli di norma si distingue per un’attività continua ma a bassa energia.
L’Italia è una penisola ricca di vulcani, proprio per la sua collocazione geodinamica e la natura del territorio. Nello Stivale si trovano sia siti attivi sia estinti, ma spesso si dimentica del potenziale pericolo fino a quando non viene registrato un qualsiasi segnale di attività.
Oltre a Stromboli e alle isole Eolie vi è l’Etna, il vulcano attivo più grande del continente europeo, tra i siti più interessati da attività vulcanica al mondo. Ma anche il Vesuvio, divenuto celebre in tutto il mondo per il suo mito e le sue spettacolari eruzioni nella storia. L’ultima risale al 1944 e da allora è quiescente, ma costantemente monitorato. È noto infatti che dopo una pausa variabile – si parla di centinaia o migliaia di anni – si possa presentare un’esplosione. Cosa che per il Vesuvio sarebbe estremamente preoccupante, considerata l’alta densità di abitanti proprio alle pendici del vulcano.
Tralasciando i siti più famosi, quali sono gli altri vulcani presenti sulla penisola italiana? Nella nostra mappa interattiva potete scoprirli tutti, a partire da quelli attivi fino a quelli estinti.