Porno in casa, figli al padre

Cimentarsi nel porno amatoriale per pagare una cartella di Equitalia e alcune bollette. Questa la giustificazione della 46enne, madre di due adolescenti, che aveva partecipato in casa sua a Ospitaletto, nel bresciano, alla registrazione di alcuni film hard pubblicati in rete. I figli, di 14 e 16 anni, allontanati dalla donna prima di Natale restano affidati al padre. Lo ha deciso il Tribunale dei Minori di Brescia che ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal legale della 46enne. “Il provvedimento in esame – scrive Lucia Marangoni, presidente del collegio giudicante – è provvisorio e non impugnabile perché emesso a tutela dei minori a fronte di gravi inadempienze genitoriali”. (AM)

 

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