Microspie nella sacrestia a Nardò. Due cimici, occultate all’interno dell’edificio, catturavano le conversazioni all’interno della chiesa di San Domenico, incluse le confessioni dei fedeli.
Il dubbio che qualcosa di inusuale stesse accadendo tra le mura sacre si era diffuso da qualche tempo nel comune leccese: informazioni personali e riservate su chi frequentava la chiesa circolavano pubblicamente nei bar e nelle piazze, senza esser state diffuse dai diretti interessati.
Per confermare tale sospetto, gli aderenti alle confraternite di San Luigi e delle Rosariane hanno ideato un particolare stratagemma: hanno fabbricato ad arte una fake news dai contorni inverosimili, per poi lasciarla trapelare in chiesa; quando poco dopo la notizia artefatta ha iniziato a diffondersi, i fedeli hanno ottenuto la riprova della loro teoria.
Un investigatore privato è stato ingaggiato dai gruppi e, dopo una rapida ispezione, ha scoperto le ricetrasmittenti: due dispositivi compatti ed economici, di fattura semplice, nascosti rispettivamente vicino alla raccolta delle offerte e dietro a un mobile d’antiquario.
Le cimici e il materiale registrato sono state immediatamente confiscate dai Carabinieri, che hanno provveduto a consegnare un’istruttoria alla Procura della Repubblica allo scopo di risalire alla spia, ancora non identificata. Al momento, l’ipotesi più accreditata è che le microspie siano state piazzate da membri di un’altra confraternita di Nardò: il movente risiederebbe negli screzi tra i differenti gruppi religiosi.
In seguito alla vicenda il mons. Fernando Filograna, vescovo della diocesi di Nardò, avrebbe sospeso due responsabili di una delle confraternite. La curia si è preoccupata di rassicurare i fedeli attraverso il portavoce del vescovo, don Roberto Tarantino: «Da parte del Vescovo Fernando l’attenzione e il dovere assoluto di tranquillizzare i fedeli circa il rischio di profanazione del sacramento della confessione, non essendo presenti, per altro, nella sacrestia della chiesa in questione confessionali funzionanti e integri per la celebrazione del sacramento».