Avrebbe venduto droga a dei ragazzini e per questo motivo è stato arrestato a Milano con l’accusa di spaccio di stupefacenti. L’uomo, 73 anni e originario della Libia, avrebbe rifornito diversi adolescenti nella sua casa di via Vincenzo Monti, vicinissima alla zona di Citylife. Già arrestato nel 2017, quando le forze dell’ordine gli avevano sequestrato un chilo e mezzo di marijuana, il 73enne era considerato dai suoi clienti «una garanzia». Secondo le indagini della polizia e come riporta Il Corriere della Sera, l’anziano era conosciuto tra i corridoi dei licei e delle scuole medie come «nonno droga» o «nonno pusher» .
In casa sono stati trovati bilancini di precisione, cellulari e sim, tablet, denaro liquido, e strumenti per il confezionamento come coltelli e forbici di piccole dimensioni. Ma non solo: tra il materiale sequestrato anche 16 barattoli etichettati con lettere diverse che indicavano la tipologia di droga contenuta. L’uomo è stato quindi portato nel carcere di San Vittore. A dirigere l’indagine, ancora in pieno svolgimento, e a eseguire l’arresto è stato il commissariato Sempione diretto da Anna Laruccia. Durante l’interrogatorio, il 73enne non avrebbe aperto bocca. Sempre secondo quanto riportato dal Corriere, l’anziano non sarebbe stato una copertura utilizzata da altri spacciatori, ma molto probabilmente potrebbe far parte di un giro più ampio di pusher e il suo silenzio potrebbe essere dovuto dal voler proteggere gli altri «colleghi».