La Corte d’Appello ha confermato il proscioglimento di Giuseppe Sala, sindaco di Milano, accusato di abuso d’ufficio per presunte irregolarità nell’assegnazione dell’appalto per il “verde” all’Expo, durante il periodo in cui era amministratore delegato e commissario unico delegato del governo per l’Esposizione Universale di Milano nel 2015.
La vicenda rappresenta un filone dell’inchiesta sull’appalto “Piastra dei servizi”, per la quale Sala è ancora a processo per un’imputazione di falso. Il sindaco di Milano era stato dichiarato innocente anche in primo grado nell’udienza preliminare di marzo 2018 dal gup Giovanna Campanile. La Procura Generale aveva poi presentato ricorso contro la sentenza di non luogo a procedere.
«Ci aspettavamo questa decisione – ha commentato il legale del sindaco di Milano Salvatore Scuto – perché la sentenza del gup di Milano era corretta e ricostruiva in maniera corretta tutta la vicenda normativa che sta alla base di questa contestazione».
«Per due volte – ha proseguito l’avvocato – il vaglio giurisdizionale ha dato ragione a Giuseppe Sala e alla sua difesa. Oltre a questi due provvedimenti della magistratura ordinaria ce n’è anche, ricordiamolo, uno del tutto analogo della Procura Generale della sezione regionale della Corte dei Conti che aveva archiviato il procedimento inizialmente instaurato nei confronti di Sala».
L’inchiesta “Piastra e servizi” è un’indagine relativa all’appalto più rilevante dell’Expo per i lavori di preparazione dell’area su cui sono sorti i padiglioni. In particolare, l’assegnazione dell’appalto per il “verde” prevedeva la fornitura di 6 mila alberi per il sito dell’Esposizione Universale ed era stata, secondo l’accusa, affidata illecitamente senza gara alla Mantovani. «Chiaramente non c’era nessuna violazione di legge perché l’affidamento diretto alla Mantovani poteva esser fatto nelle forme in cui è stato fatto», ha commentato ancora il legale di Sala.
La Mantovani si era aggiudicata l’appalto per la piastra a un ribasso significativo, pari al 42% sulla base d’asta fissata in 149 milioni di euro. «I valori di questo appalto – conclude Salvatore Scuto – sono stati assegnati inizialmente alla Metropolitana milanese e nel momento in cui viene affidato alla Mantovani, quei valori sono quelli indicati dalla Metropolitana milanese. La fornitura di alberature che farà poi la Mantovani, e che le comporterà un risparmio, è successiva a questo momento, del novembre 2013. Mentre la determina di affidamento è del luglio 2013».