Un ragazzo e una ragazza sono morti, nella notte del 22 novembre, a Milano dopo che un incendio è divampato nel loro appartamento in zona Navigli. Le due vittime, lui originario di La Spezia, lei milanese, erano molto giovani, 29 e 27 anni, e sarebbero decedute per intossicazione.
Una terza persona, la zia della ragazza, si è salvata e non ha avuto bisogno di cure mediche. È stata lei la prima ad accorgersi delle fiamme. La donna ha cercato di raggiungere la casa: aveva le chiavi e ha provato ad aprire, ma dall’interno un altro mazzo inserito nella toppa le ha impedito di entrare.
Ha quindi urlato richiamando l’attenzione di un’altra donna (la moglie del padre della ragazza deceduta) che abita al piano sottostante. Questa si è arrampicata sul tetto di una casa a fianco, ha sfondato la finestra ma, travolta dal fumo, non è riuscita a entrare nell’appartamento.
Quindi ha chiamato i soccorsi ma quando sono arrivati era già troppo tardi. Le vittime sono state recuperate dai vigili del fuoco ormai già prive di sensi. Vano il tentativo di rianimarli dei sanitari del 118.
Il corpo della ragazza è stato trovato nel bagno. Mentre il fidanzato è stato trovato in camera da letto. Sui loro corpi sono state trovate anche diverse ustioni, ma secondo un primo esame del medico legale sarebbe stato il fumo a provocarne la morte.
L’incendio è divampato intorno alle 3 di notte. A causarlo, in base a una prima valutazione, sarebbe stato un corto circuito del quadro elettrico. Al momento sono escluse cause dolose. Il magistrato di turno ha sequestrato l’appartamento e disposto l’autopsia sui corpi dei due ragazzi.