Milano costa cara. Anche quest’anno si conferma come la città più costosa d’Italia. Non guadagna il primato però per la qualità della vita. In calo di tre posizione è la 34esima al mondo.
Secondo il settimo rapporto di Deutsche Bank sui prezzi e gli standard di vita mondiali, nel capoluogo lombardo i prezzi per le attività dedicate al tempo libero, dal cinema alla palestra, rispetto alla media europea si mostrano più contenuti, nonostante Milano sia, comunque, la destinazione più costosa dopo Copenaghen e prima di Oslo per un weekend.
Qui costa meno il cappuccino e anche i trasporti pubblici sono molto più economici rispetto alla altre città prese in esame. A Milano si spendono al mese poco più di 36 euro al mese, mentre a Londra la cifra sale a ben 167 euro.
Il discorso cambia se, per esempio, consideriamo la possibilità di fare una cena romantica al ristorante, dove in media si superano i cento euro, classificandosi così al 15esimo posto, e salendo di sette posizioni rispetto al rapporto dell’anno scorso. Anche noleggiare un’auto adesso potrebbe essere più caro. Il capoluogo lombardo si posiziona all’ottavo posto della classifica con un prezzo giornaliero medio di 130 euro.
Si colloca invece al 27 posto, per quanto riguarda la variazione nel livello dei prezzi, con un incremento dell’1,34% rispetto ai prezzi del 2016. In cinque anni i prezzi al consumo sono aumentati del 2,90%. La città rientra nelle prime venti per sanità, 20esimo posto, il traffico, 18esimo, e per il clima, 16esimo.
Sempre secondo il rapporto di Deutsche Bank, sarebbero in aumento del 12% gli stipendi mensili netti, che passano da duemila euro nel 2016 a poco più di duemiladuecento nel 2017. E se in tre anni i redditi mensili hanno segnato un aumento complessivo del 5%, gli affitti continuano ad aumentare. La città è al 25esimo posto nella classifica e la media mensile è passata da quasi 1.400 euro nel 2017 a 1.560 nel 2018. Con un aumento, anche in questo campo, del 12%.
Infine non è rassicurante neppure il costo della benzina che si conferma come il quarto più caro al mondo. Con un aumento del 14% rispetto all’anno scorso.