Prima l’incontro in piazzale Istria, nella zona settentrionale di Milano. Poi, a poche centinaia di metri – nel parco Osiris – una scommessa dal tragico epilogo. Così, nella notte tra il 22 e il 23 ottobre 2023, una 19enne in condizioni di fragilità psicologica è stata adescata e sfidata a bere un’intera bottiglia di vodka. Infine, la violenza sessuale. Ieri, venerdì 25 gennaio, l’arresto del presunto colpevole in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare.
La ricostruzione della vicenda
Secondo quanto ricostruito dagli agenti della squadra mobile della Polizia, la vittima è una ragazza italiana poco più che maggiorenne, afflitta da fragilità pregresse. Quella notte, dopo una discussione con i propri familiari, si era allontanata da casa. Una volta in strada, ha incrociato l’uomo sospettato della violenza. Si tratta di un 25enne di origine rumena, un cittadino comunitario regolare sul territorio italiano, sposato, con due figli e un lavoro da operaio.
I due si sono incontrati in piazzale Istria, tra l’una e le 3 di quella notte. L’uomo l’ha convinta a seguirlo carpendo la sua fiducia e sfruttando la condizione di minorata difesa della giovane. Si sono quindi diretti verso un’area verde, in una zona appartata del parco Osiris. La ragazza si era procurata degli alcolici. Così il giovane l’ha sfidata a bere, da sola, un’intera bottiglia di vodka. È a quel punto che sarebbe si sarebbe consumata la violenza sessuale.
L’uomo si è quindi allontanato, mentre la ragazza in stato di shock è rimasta sul posto per circa 45 minuti. Poi, tornata in piazzale Istria, un passante ha notato le condizioni della vittima, ancora sporca di fango, e ha avvertito le autorità.
Le indagini della Polizia
All’arrivo delle volanti, la giovane ha fornito la prima descrizione di quanto avvenuto. Una ricostruzione poi confermata in sede di audizione protetta alla presenza di uno psicologo, viste le fragilità della ragazza. La vittima ha fornito una descrizione precisa del presunto colpevole: un uomo dell’est Europa, biondo, alto circa 1 metro e 75.
L’attività di indagine, avviata subito dopo il fatto, si è avvalsa dell’analisi delle immagini di videosorveglianza, che hanno ripreso il momento dell’incontro. Gli inquirenti hanno ipotizzato che il sospettato potesse essere pratico della zona, in quanto aveva condotto la giovane in un’area appartata del parco.
Gli agenti hanno quindi svolto servizi di osservazione, nelle stesse ore della notte e negli stessi giorni, a cavallo tra domenica e lunedì. Durante uno di questi, si sono imbattuti in un soggetto che corrispondeva alla descrizione. Hanno poi mostrato l’album fotografico alla vittima, che ha subito riconosciuto il suo presunto aggressore. Da qui l’emissione dell’ordinanza cautelare. L’uomo non ha dato particolari giustificazioni del suo gesto e, al momento, non ci sono evidenze che abbia compiuto altri abusi.