Un’altra strage di migranti è avvenuta davanti alle coste della Libia: un barcone carico di migranti si è capovolto, i dispersi sono più di 90. La notizia arriva da Olivia Headon, portavoce dell’Oim (Organizzazione per le migrazioni): grazie alla testimonianza di tre sopravvissuti si è potuto ricostruire la tragedia dell’ennesimo barcone carico di migranti che si ribalta in mare per le troppe persone a bordo.
Secondo il racconto dei tre superstiti, oltre 90 persone sarebbero finite in mare nel naufragio, la maggior parte di nazionalità pakistana. Il traffico di migranti provenienti dal Pakistan e diretti in Europa è in continuo aumento: nel 2017 sono stati oltre 3100, mentre sono più di 240 quelli giunti nel primo mese del 2018.
Dieci corpi sono stati ritrovati su una spiaggia vicino a Zuwara, città libica che è anche il principale porto di partenza per chi cerca di attraversare il Mediterraneo. Tra questi, otto persone erano di nazionalità pakistana e due libici. In totale sono stati contati quasi 250 morti sulla rotta verso l’Europa in questo mese di gennaio, il secondo più mortale dopo giugno 2017.
Secondo la portavoce della commissione europea Catherine Ray «ogni vita persa in mare è una vita di troppo persa». «E’ per questa ragione che continuiamo le nostre azioni lungo tutta la rotta del Mediterraneo centrale» ha continuato, «per fare delle operazioni di salvataggio e ricerca in mare e combattere i trafficanti e le reti che mettono questa gente in pericolo». «Continueremo le nostre azioni laddove le nostre imbarcazioni possono operare» ha concluso la portavoce. (af)