Un uomo d’onore di Cosa Nostra che ha interpretato proprio il ruolo del mafioso in televisione ha rischiato di essere ucciso. Si tratta di Giovanni Niosi, fedelissimo del mandamento palermitano di Salvatore Lo Piccolo. Niosi, infatti, è comparso nel 2002 nella trasmissione Blu Notte di Carlo Lucarelli, guarda caso interpretando il ruolo del killer nella ricostruzione della strage di Capaci in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie e gli uomini della scorta. Ufficialmente era un vigile del fuoco ma la passione per il cinema l’ha spinto a non nascondersi. Tanto che la polizia l’ha messo sotto controllo e l’ha arrestato nel 2005.
Il suo nome è tornato alla ribalta a causa delle recenti indagini della direzione distrettuale antimafia di Palermo rese note in queste settimane. Niosi, infatti, ha rischiato di essere ammazzato perché non avrebbe rispettato il codice mafioso. È stato nominato reggente del clan del quartiere palermitano di San Lorenzo nel 2015 per poi essere rimosso dalla carica da Mariangela Di Trapani, moglie del boss pluriergastolano Salvino Madonia, che portava all’esterno gli ordini del marito in carcere. I clan si riuniscono per decidere sulla vita di Niosi e a bloccare il progetto omicida nei suoi confronti è il clan del quartiere di Porta Nuova, considerato il più potente di Palermo.
Il clan di San Lorenzo aveva deciso di farlo fuori perché Niosi ha accettato il patteggiamento al processo “Addio Pizzo 5”. Una grave violazione del codice d’onore mafioso. E anche un gesto che confermerebbe implicitamente la sua posizione all’interno dell’organizzazione di stampo mafioso. Niosi è stato anche accusato di non sostenere economicamente un carcerato e di non informare gli altri affiliati sulle estorsioni e le entrate del clan.