«So che sono un disco rotto e che il problema è sempre lo stesso, ma sono arrivata ad un punto in cui non riesco più a star dietro a Filippo». Con voce tremante, quasi rotta dal pianto, Giulia Cecchettin aveva raccontato alle amiche le sue sensazioni sulla relazione problematica con Filippo Turetta, il ragazzo che solo qualche tempo dopo le avrebbe tolto la vita. In vista della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, il suo audio, la cui pubblicazione è stata autorizzata dalla famiglia della 22enne, ha sollevato un vero e proprio dibattito sul tema del ricatto emotivo.
Giulia Cecchettin aveva paura di lasciare Filippo
In base a quanto emerso dal suo racconto, la giovane era stanca della presenza costante di Filippo nella sua vita, ma si sentiva intrappolata in una situazione più grande di lei: «Il problema è che sto cominciando ad accumulare rabbia nei suoi confronti, non credo di sopportarlo più – aveva confessato – Per quanto gli voglia bene e mi faccia piacere che stia bene non lo sopporto più. Vorrei che lui almeno per un periodo non si facesse vivo, ho l’impulso di scrivergli perché per me è abitudine ma vorrei che sparisse. Ma so che non posso dirglielo perché so che darebbe di matto».
Trentanove giorni prima di sparire ed essere uccisa dal suo ex fidanzato, Giulia appare provata, impaurita, in cerca di un conforto che lei stessa – probabilmente – sapeva non avrebbe potuto ricevere finché sarebbe rimasta legata a lui: «Filippo mi dice che è depresso, che ha smesso di mangiare, che passa le giornate a guardare il soffitto, che vorrebbe morire. Dice che non gli importa niente dell’università e che passera le sue giornate a casa – aveva detto la ragazza – tutto questo suona molto come ricatto».
In un drammatico documento audio di @chilhavistorai3 Giulia confessa alle sue amiche le paure per l’atteggiamento di Filippo.#giuliacecchettin #FilippoTuretta pic.twitter.com/rfKxnbF1fR
— Tg1 (@Tg1Rai) November 22, 2023
Il suo assassino le aveva detto di ritenerla la sua unica ragione di vita, l’unica luce delle sue giornate. Ma questo non è bastato ad evitare l’atroce delitto che lo avrebbe visto protagonista da lì a poco. Quasi arresa, Giulia, aveva ammesso di voler fortemente sparire dalla sua vita: «Ma non so come farlo perché mi sento in colpa, ho troppa paura possa farsi male in qualche modo. Mi sembra mi dica queste cose per costringermi a stargli appiccicata. Il rischio che possa farlo davvero c’è e il fatto che potrebbe essere colpa mia mi uccide».