Gli ha pagato il biglietto del treno perché si spostassero da Gallarate a Milano dopo che il centro di accoglienza comunale era stato chiuso e per quei dodici immigrati non era più possibile un ricollocamento per commissione di reati o violazione del regolamento interno del centro. Gli interessati sono alcuni migranti a cui il sindaco leghista Andrea Cassani ha consegnato 180 euro complessivi per i titoli di viaggio verso il capoluogo lombardo.
In stazione, all’arrivo dei migranti, c’era anche il primo cittadino di Gallarate, comune in provincia di Varese. «Ho augurato loro buona fortuna. Sicuramente Milano offre più possibilità di Gallarate», ha dichiarato ai giornalisti presenti Cassani che ha consegnato 90 euro di tasca propria. Gli altri 90 euro li ha messi invece la società Kb, una srl che ha in gestione il centro di accoglienza di Gallarate da dove gran parte degli ospiti è stata trasferita in un’altra struttura di Bresso.
Sulla vicenda è intervenuto l’assessore alle Politiche Sociali di Milano Pierfrancesco Majorino, che non ha gradito il comportamento del sindaco di Gallarate verso i migranti. «Alcuni di loro siamo riusciti ad intercettarli – ha scritto su Facebook – Per evitare che divengano dei nuovi senzatetto abbiamo deciso di ospitarli in strutture d’emergenza». L’assessore di Milano ha criticato anche un sistema nazionale di gestione dei migranti «allucinante e che va rifatto».