Festa della donna a Milano, l’8 marzo tra proteste in piazza e scioperi dei mezzi

“A scendere in piazza saranno le nipoti  di tutte quelle che non siete riusciti a bruciare”. Le attiviste milanesi, travestite da streghe, partecipano per il secondo anno consecutivo allo sciopero globale femminista. Il movimento ‘Non Una di Meno’, nato in Argentina nel 2015, si è diffuso capillarmente e farà sentire la sua voce di protesta nelle principali piazze di tutto il mondo, proprio in occasione della Giornata Internazionale della donna. Le ragioni per scendere in piazza sono molteplici; dalla precarietà, alla discriminazione, all’insicurezza fisica ed economica, fino al diritto alla salute.

La violenza sulle donne rimane un tema cruciale, dopo il caso Weinstein, in cui il produttore di Hollywood è stato accusato di molestie sessuali ai danni di molte attrici in cambio di una parte nei film. Dal clamoroso caso è nato l’hashtag #Metoo, un movimento contro le molestie sessuali sulle donne in tutte le sue forme. Tra il 2015 e il 2016 l’Istituto di statistica nazionale ha stimato che le donne che nel corso della loro vita lavorativa hanno subito molestie fisiche o ricatti sessuali sul posto di lavoro sono oltre un milione e mezzo.

Un movimento contro le molestie sessuali sulle donne

L’agitazione si sposta anche nell’ambito dei trasporti, con un sciopero totale dei mezzi pubblici, da quelli di superficie, alla metropolitana. I treni a lunga percorrenza potrebbero subire dei ritardi, o delle cancellazioni, anche se sul sito di Trenord è stata stilata una lista dei servizi garantiti nelle fasce mattutine e in quelle serali.

Molte anche le iniziative positive che in Lombardia riflettono più in generale sul ruolo femminile; come il seminario sul tema “Punti di luce: le donne nella Shoah” organizzato dall’Associazione Figli della Shoah, la performance artistica “Intrecci” presso la Casa delle Donne organizza dal Barrio’s; la festa della donna si concluderà in serata con uno spettacolo tutto al femminile allo Zelig. (g,d)

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