La sparizione, poi il ritrovamento

È vivo il piccolo Allen, il bimbo scomparso a Ventimiglia

Un passante lo aveva aiutato a raggiungere il bivio: «Posso dire solo che, da parte mia, è stata una negligenza».

È stato ritrovato vivo il piccolo Allen. Il bambino si era allontanato da un camping di Latte, in provincia di Imperia, venerdì 11 luglio, e da lì si erano perse le sue tracce. «Quando l’ho visto ho pensato ai miei figli. E ho pianto di gioia» sono state le parole del volontario della protezione civile che l’ha rintracciato domenica sera.

La sparizione

La famiglia di Allen si trovava nel camping di Latte, frazione di Ventimiglia, quando il piccolo di 5 anni e con una sindrome dello spettro autistico si è allontanato. Il papà era impegnato a montare la tenda quando, alle 19,15, le telecamere di sorveglianza del campeggio hanno ripreso il bambino in maglietta bianca e pantaloncini verdi allontanarsi dalla piazzola e arrivare in strada. Sono stati i genitori a dare l’allarme cinque minuti dopo.

Il testimone

L’unico testimone è stato il proprietario di una delle case sulle alture limitrofe al camping. Interrogato dagli inquirenti, ha raccontato di aver visto il bambino nel cortile di casa sua, sulla strada che conduce al confine col bosco. «L’ho preso per mano e l’ho accompagnato fino al primo bivio che si incontra scendendo» sono state le sue parole alla polizia. «Pensavo i suoi fossero vicini» ha affermato, per poi ammettere «Ho sbagliato. Posso dire solo che, da parte mia, è stata una negligenza». Tuttavia le due versioni diverse rilasciate agli inquirenti hanno portato alla perquisizione della proprietà e dell’auto del testimone, che in un primo momento infatti aveva dichiarato di aver accompagnato a piedi il bimbo al bivio, per poi ritrattare e affermare di averlo accompagnato in auto. Da lì le perquisizioni, che però non hanno avuto alcun esito.

I soccorsi

Intanto si era già messa in moto la macchina dei soccorsi: circa 300 persone tra volontari della protezione civile, vigili del fuoco, carabinieri, polizia, unità cinofile e ospiti del campeggio si sono mobilitati per ritrovare il piccolo Allen. Visori, telecamere, droni e cani molecolari sono stati impiegati senza sosta.

Il consulto psicologico

Nelle ricerche è stato coinvolto anche lo psicologo e psicoterapeuta Roberto Ravera. La difficoltà e la pericolosità della situazione infatti non erano dovute soltanto alla giovanissima età del bambino, 5 anni, ma anche al fatto che fosse affetto da una sindrome dello spettro autistico. Ravera ha dialogato a lungo con i genitori per comprendere meglio la condizione del bambino e poter dare ai soccorritori delle informazioni che potessero guidarli nella ricerca. «Un aspetto che ho subito evidenziato è l’iperacusia: i bambini autistici reagiscono molto male ai rumori forti. Elicotteri, altoparlanti, grida». Da lì, la protezione civile si è impegnata per perlustrare tutti i cunicoli e gli spazi piccoli e ristretti.

Il ritrovamento

Domenica mattina poi il piccolo Allen è stato ritrovato. In 36 ore aveva percorso tre chilometri per poi trovare riparo in un piccolo edificio vicino all’antenna del ripetitore, immerso nel bosco. «Ho capito che era lui, che lo avevamo trovato» racconta il soccorritore Dario Mattiauda, volontario della Protezione civile di Pompeiana «Era nascosto ai margini di un vallone, immobile tra roveti e erbacce. Ho pensato al peggio. Poi ha alzato il braccio e si è toccato il viso. Era vivo. Anch’io ho figli, il pensiero è andato subito a loro. E ho pianto di gioia». Il bambino è stato accolto dagli applausi e dall’abbraccio dei genitori. La famiglia subito dopo si è diretta all’ospedale di Imperia per eseguire degli accertamenti, anche se il bambino pareva in buona salute.

 

Chiara Balzarini

Milanese, classe '98. Laureata in Psicologia Sociale , ho scoperto che il mio futuro è nel giornalismo. Appassionata di cavalli e sport equestri, oggi voglio raccontare il mondo in tutta la sua varietà e complessità.

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