Smacco alla mafia nigeriana, nel Catanese. Secondo le indagini della procura distrettuale antimafia di Catania, la base dell’organizzazione Vikings (o Supreme Vikings Confraternity) era nel Cara di Mineo, la struttura dei richiedenti asilo che il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha promesso di «chiudere al più presto». 19 le persone arrestate dalla Polizia. Su di loro pende l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso con l’aggravante di organizzazione armata finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione, trasporto e cessione di cocaina e marijuana e violenza sessuale aggravata.
Le indagini hanno permesso inoltre di ricostruire la struttura, i ruoli del clan e le competenze che questo esercita su tutto il territorio italiano. Le indagini hanno individuato la cellula operante a Catania e provincia. Questa aveva imposto la sua egemonia scontrandosi con gruppi rivali ottenendo così il predominio sulle comunità straniere presenti nel centro di accoglienza. «È mia intenzione chiudere il Cara di Mineo entro quest’anno. Più grossi sono i centri, più facile è che si infiltrino i delinquenti», ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in un’intervista radiofonica a Rtl. «Complimenti agli inquirenti e alle Forze dell’Ordine», aggiunge la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, sottolineando che «FdI chiede al Governo la chiusura immediata del centro e di combattere la mafia nigeriana con ogni strumento possibile: tolleranza zero».
Il Cara di Mineo attualmente ospita più di 1.300 migranti richiedenti asilo. Da tempo il vice premier e ministro Salvini ha dichiarato che la chiusura del centro rientra nei piani del governo. L’operazione, secondo quanto dichiarato oggi dal leader della Lega, avverrà entro dicembre. Al centro di accoglienza lavorano circa 200 persone mentre altre 180 sono stati licenziati nei mesi scorsi, dopo i nuovi appalti di gestione e in seguito alla riduzione del numero degli ospiti.