Caso Cucchi: rischiano il processo 8 carabinieri, tra cui degli ufficiali

Caso Cucchi

La Procura di Roma ha chiuso l’indagine sui depistaggi relativi alla morte di Stefano Cucchi. Rischiano il processo otto carabinieri tra cui il generale Casarsa, all’epoca dei fatti capo del Gruppo Roma, e il colonnello Lorenzo Sabatino, ex capo del nucleo operativo di Roma. I reati contestati sono falso, omessa denuncia, favoreggiamento e calunnia.

La catena dei falsi legata alle note sullo stato di salute di Cucchi dopo l’arresto partirebbe da Casarsa. È quanto emerge dal capo di imputazione presente nell’atto di chiusura delle indagini. In particolare, viene contestato a Casarsa, Cavallo, Di Sano, Colombo Labriola e Soligo, il reato di falso ideologico.

Secondo i pm, gli indagati avrebbero attestato il falso in un’annotazione di servizio del 26 ottobre 2009, relativamente alle condizioni di salute di Stefano, arrestato dai carabinieri di Roma Appia e portato nelle celle di sicurezza di Tor Sapienza, tra il 15 e il 16 ottobre del 2009. Per l’accusa, il falso sarebbe stato confezionato con l’aggravante di voler procurare l’impunità dei carabinieri della stazione Appia, responsabili delle ferite inferte a Cucchi nei giorni precedenti al decesso. Per allontanare i sospetti, secondo la Procura di Roma, sarebbe stata redatta una seconda nota sullo stato di salute di Stefano Cucchi, con la data 26 ottobre, nella quale si attestava falsamente che Cucchi lamentava dolore alle ossa per il freddo e per la rigidità del letto.

«In questi momenti di difficoltà emotiva per la nostra famiglia è di conforto sapere che coloro che ci hanno provocato questi anni di sofferenza in processi sbagliati verranno chiamati a rispondere delle loro responsabilità. È un’enorme vittoria per la nostra famiglia e la nostra giustizia», così Ilaria Cucchi ha commentato la chiusura dell’indagine relativa ai depistaggi sulla morte del fratello.

 

 

Gabriella Mazzeo

24 anni, giornalista praticante. Attualmente scrivo per MasterX, prossimamente scriverò per qualsiasi testata troverete in edicola. Per ora intaso il vostro internet, fra diversi anni forse anche le vostre tv. Nel dubbio, teniamoci in contatto

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