Aurora Leone dei The Jackal, cacciata dalla Partita del Cuore in quanto donna

«Sei donna, non puoi stare qui, le donne non giocano a calcio».

Donne e pallone: una dicotomia presente da sempre nell’immaginario comune. Dicotomia, centrale nell’episodio accaduto alla vigilia della Partita del Cuore. La protagonista è Aurora Leone dei The Jackal, convocata per la partita targata Mediaset nel team dei Campioni, con l’altro membro del gruppo Ciro Priello.
Sono stati loro raccontare l’accaduto, nelle storie Instagram di lunedì. Durante la cena ufficiale realizzata alla vigilia della partita, il direttore generale della nazionale cantanti Gianluca Pecchini si è avvicinato al loro tavolo. Sorprendentemente li ha invitati ad alzarsi e ad andarsene dal tavolo della squadra. «Non è aperto alle donne», «vai al tavolo delle donne» sarebbero state le sue parole, confermate anche da alcuni testimoni. In tutta risposta Aurora Leone ha affermato «ma io non sono un’accompagnatrice, sono stata convocata».

«Le donne non giocano»

Su Instagram, Leone e Priello raccontano come abbiano più volte fatto presente lei fosse una giovatrice. Ma Pecchini, ha persistito, per il suo essere donna non poteva sedersi a quel tavolo. Aurora Leone, visibilmente contrariata, racconta di aver spiegato a Pecchini di «aver ricevuto la convocazione» e di aver dato «anche le misure del completino», ricevendo come risposta dal dg della nazionale cantanti: «Tu il completino te le puoi mettere pure in tribuna, che c’entra. Le donne non giocano. Queste sono le nostre regole e se non le volete rispettare dovete uscire da qua». Aurora e Ciro raccontano di essere stati cacciati anche dall’albergo, ma di aver ricevuto la solidarietà da parte di molti dei presenti.

I due hanno rinunciato a partecipare alla Partita del Cuore. Aurora Leone ha sottolineato come si sentano «estranei da un contesto che dovrebbe avere tutt’altro scopo» poi prosegue «avrei voluto giocare anche in quanto donna. Mi spiace parlare in questi toni ma quello che mi è successo non mi era mai capitato. Mi sono sentita in imbarazzo».

Misoginia e maschilismo hanno gettato un’ombra su La Partita del Cuore nella sua 30esima edizione, una festa in nome della beneficienza.

Priscilla Bruno

Romana, classe ‘96. I libri sono da sempre la mia costante: ricordo come da bambina la mia eroina fosse Jo March, la protagonista di Piccole Donne che usava la sua penna come arma contro qualsiasi pregiudizio.

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