Un Ilyushin Il-78 dell’esercito algerino è precipitato nella mattina di mercoledì 11 aprile poco dopo il decollo dalla base militare di Boufarik, in Algeria. L’aereo, diretto a Bechar, nel sud-ovest del paese, si è schiantato nei pressi dell’autostrada che collega Algeri a Blida. I testimoni riferiscono che l’ala sinistra del velivolo fosse avvolta dalle fiamme al momento dell’incidente.
Il bilancio è di 257 vittime, di cui 247 soldati e 10 membri dell’equipaggio, come riferisce l’emittente algerina Annahar. Fonti intervistate da Al Jazeera riferiscono che a bordo del jet ci fossero 400 soldati. Secondo gli esperti si è sviluppato su due motori e i rimanenti non sono riusciti a tenere in volo l’aereo.
Il ministero della Difesa algerino ha comunicato l’accaduto in una nota, specificando che l’incidente è avvenuto alle 7.50 locali (le 6.50 italiane) e che, oltre alle vittime militari, sono deceduti anche alcuni componenti delle loro famiglie.
Francesco Simone, un consulente commerciale per le imprese italiane in Algeria, ha assistito all’incidente e ne ha raccontato la dinamica: «L’aereo era già in fiamme quando è caduto. È precipitato a velocità sostenuta, quasi in picchiata». Simone stava percorrendo l’autostrada Algeri-Orano e ha visto il velivolo schiantarsi al suolo a meno di 500 metri da dove si trovava. (af)