3 maggio: Giornata Mondiale della libertà di stampa

«Invito i governi a rafforzare la libertà di stampa e a proteggere i giornalisti. Promuovere la stampa libera è fondamentale per il nostro diritto alla verità» così Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, ha esordito durante la Giornata Mondiale della libertà di stampa, che giunge quest’anno alla sua 25esima edizione.

È stata istituita dall’Assemblea Generale dell’Onu proprio il 3 maggio commemorando l’anniversario della Dichiarazione di Windhoek, che si basa sui principi della stampa libera, emessi da giornalisti africani nel 1991.

 

È il giorno dell’informazione da proteggere e tutelare: «Una nuova stagione di violenze contro la stampa, in Italia, in Europa, nel mondo, sembra riaffacciarsi – ha dichiarato il presidente Mattarella -ancora oggi aggressioni e intimidazioni minacciano il lavoro di quei cronisti che non si piegano alla logica di interessi e poteri illegali e della criminalità, recando così un contributo rilevante alla causa della democrazia. Occorre sostenere il loro lavoro perché difendono dall’aggressione la nostra vita sociale e la nostra libertà personale e familiare, attraverso l’informazione libera e corretta. Occorre proteggere le loro voci che rifiutano ogni sopraffazione. La libertà di informazione, come attesta la nostra Costituzione, è fondamento di democrazia».

Nel 2017, i giornalisti uccisi nel mondo sono stati 65, in leggero calo rispetto ai 79 dell’anno precedente. Tra questi 50 professionisti, sette blogger e otto collaboratori. Il paese più pericoloso si è rivelato la Siria, con 12 giornalisti uccisi recensiti. Seguono Messico (11), Afghanistan (9), Iraq (8) e Filippine (4). Dall’inizio di quest’anno sono 29 i giornalisti e operatori dei media uccisi nel mondo, come riportato da Reporters sans frontières (Rsf). (g,d)

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