MiAmi 2024, gli highlights della prima serata

Fango, pioggia e tante chitarre. La prima serata del MiAmi 2024 è una piccola Woodstock della musica italiana. Tanto il pubblico e tante le sorprese al Circolo Magnolia. Dall’energia di Visconti e i Giallorenzo, passando per Venerus che si rasa i capelli sul palco mentre canta Vasco Rossi, fino a Colapesce e Dimartino che imbracciano le chitarre acustiche sotto l’acqua  e BelloFigo che festeggia i 10 anni di Pasta con tonno sotto i fulmini.

Tante chitarre

Alla prima serata del MiAmi a fare da padrone sono le chitarre elettriche, sintomo di un grande ritorno di sonorità punk e lo-fi nella musica italiana. Nella line up del primo giorno, infatti, è molto facile trovarsi invischiati in persone che pogano su riff di distorti. Soprattutto sotto i palchi sponsorizzati da Jack Daniels e Idealista.

Tra gli higlights rock,  meritano una menzione Visconti, Bartolini e i Giallorenzo. Certo sì, il pubblico alle loro esibizioni è minore di quello del palco principale (Dr. Martens) ma forse è proprio questo lo spirito del MiAmi. Scoprire artisti meno conosciuti insieme a un centinaio di persone sotto un piccolo palco.

Migliori canzoni cantate live: Dpcm per Visconti, Condizioni Meteo Critiche per i Giallorenzo e Forever per Bartolini. Menzione d’onore per Visconti. Non capita tutti i giorni vedere un gruppo di persone urlare: «Un nuovo concetto di socialità: Dpcm, Dpcm, Dpcm. Vivere a 20 anni chiuso in casa». Insomma, un modo per esorcizzare la Pandemia a qualche anno di distanza.

 

Dr. Martens Stage: Venerus e ColapesceDimartino

Il palco delle star resta comunque quello sponsorizzato da Dr. Martens. Aprono Lauryyn, Irbis e Marco Castello prima dei due grandi nomi: Venerus e il duo ColapesceDimartino. Il pubblico per i due headliners è tanto. Ci sono persone che sono venute solo per ascoltare loro e lo dicono senza problemi.

Venerus porta un concerto elegante e sofisticato, con le sue sonorità che riescono a fondere il mondo hip hop con quello cantautorale italiano, con un occhio sempre rivolto a Lucio Battisti. L’highlight della sua performance resta comunque la scelta di rasarsi i capelli sul palco dopo aver cantato una cover di Vita Spericolata di Vasco Rossi. Entra di diritto nella storia del festival.

Bene anche Colapesce e Dimartino. Attesissimi e non hanno deluso le aspettative. Arrivano sul palco quando inizia a diluviare e subito dopo partono i problemi tecnici. Ma niente paura, imbracciano le chitarre acustiche e regalano un momento magico e intimo. Grande highlight della loro performance la canzone Ragazzo di Destra, come per Visconti, non capita tutti i giorni di assistere a una folla che urla: «Posa il manganello e prendi un fiore, mangiati un gelato con qualcuno, oggi che è festa, ragazzo di destra».

 

I 10 anni di Pasta con Tonno

La prima serata si chiude in collinetta tra pioggia battente, fango, fulmini e BelloFigo che festeggia i 10 anni di Pasta con Tonno. Lui è un grande showman, si rivolge al pubblico come Martelli e tasta più volte la voglia di “spingere”. E il pubblico risponde bene: canta e balla sotto la pioggia con una buona dose di risate per i suoi testi un po’ borderline.

Highlight della sua performance: Io non pago affitto suonata per la prima volta con la sua live band. BelloFigo riesce nell’impresa e trasforma la sua canzone comica per eccellenza in una sorta di canzone di denuncia, almeno a tratti.

Ettore Saladini

Laureato in Relazioni Internazionali e Sicurezza alla LUISS di Roma con un semestre in Israele alla Reichman University (Tel Aviv). Mi interesso di politica internazionale, terrorismo, politica interna e cultura. Nel mio Gotha ci sono gli Strokes, Calcutta, Martin Eden, Conrad, Moshe Dayan, Jung e Wes Anderson.

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