Medicina territoriale, in Val Seriana resta il vuoto: «Per cinque anni vivremo nell’emergenza»

La Val Seriana è tra i territori colpiti più duramente dal covid. Quando nei primi mesi del 2020 l’Italia entrava in stato di allerta, contagio, paura e morte erano elementi quotidiani nelle valli bergamasche. Spesso si è parlato delle gravi carenze della medicina territoriale e dell’impatto di queste sulla gestione della pandemia.

Due anni e mezzo più tardi la situazione non è diversa, non è migliore. È realtà nota che alcuni comuni si siano ritrovati completamente privi di medici di base, ma i fondi pubblici del Pnrr sono e saranno investiti prevalentemente sulle infrastrutture, con poca o nulla attenzione per le risorse umane.

Nel colmare le lacune della sanità sul territorio un lavoro indispensabile viene svolto dalla società privata convenzionata Itineris: medici e infermieri che ogni giorno percorrono chilometri lungo la valle e, porta a porta, offrono assistenza domiciliare ai pazienti della zona. 

 

Nicola Bracci

Ha 25 anni. È nato e cresciuto a Pesaro e si è poi trasferito a Milano. Legge e scrive di tematiche sociali e geopolitica per interesse, di sport per passione. Ora al quotidiano Domani.

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