GR MASTER X 10 MARZO 2022

Ancora una notte di guerra in Ucraina, con diverse vittime civili. Un nuovo bombardamento poche ore fa ha colpito un edificio residenziale vicino alla città di Kharkiv causando quattro morti, di cui due bambini. La terza settimana del conflitto non si apre dunque sotto i migliori auspici, ma con le aspettative di nuove negoziazioni che per la prima volta vedono al tavolo esponenti dei due governi in conflitto che si spostano in Turchia sotto la mediazione del premier Erdogan.

Aggiornamenti sul COVID-19: secondo i dati del ministero della Salute sono 48.483 i nuovi contagi da Covid e 156 le vittime nelle ultime 24 ore, in Italia. In particolare in Lombardia cresce, il tasso di positività all’8,7%.
Inoltre, secondo alcuni studi, in Italia circola principalmente la variante Omicron del virus. Nel nostro Paese infatti non si rileva più la presenza della Delta né di varianti diverse dalla Omicron. Quest’ultima rappresenta il 100% del virus, con tre versioni sorelle che circolano.

Il premier Mario Draghi ha chiamato il leader del Congo Denis Sassou Nguesso per in prospettiva di un rafforzamento dei rapporti energetici. Draghi nei prossimi giorni parteciperà al vertice informale di Versailles sulla sugli obiettivi del 2030 con gli altri capi di Stato e di governo dell’Ue.

Più di 1 milione e 200 mila persone sono fuggite dall’Ucraina verso paesi vicini come Polonia, Romania, Ungheria, Slovacchia. Tra i profughi non solo cittadini ucraini, ma anche intere comunità immigrate e razzializzate, così come studenti internazionali provenienti da paesi quali India, Egitto, Marocco, Nigeria e Turkmenistan.

Ai confini della Polonia i funzionari stanno dando la priorità ai rifugiati ucraini bianchi prima che a quelli razzializzati, esercitando una vera e propria profilazione razziale sulla cui base stabilire chi può valicare il confine e chi no. Nell’ultima settimana, i video di persone razzializzate a cui è stato negato l’ingresso sugli autobus sono diventati virali. Alcune persone hanno denunciato di essere state fatte scendere dagli autobus da ucraini bianchi che dichiaravano di avere più diritto di loro a occuparne i posti. Studenti neri africani e indiani sono stati lasciati a piedi nelle stazioni ferroviarie; madri con neonati, bambini piccoli e studenti sono stati lasciati al freddo, con temperature sotto lo zero, a cavarsela da soli. 

“Gli ucraini bianchi hanno avuto la priorità su ucraini neri—uomini e donne—da ogni parte del conflitto”, ha dichiarato alla CNN Rachel Onyegbule, studentessa nigeriana di medicina. “Non c’è bisogno di chiedere perché. Sappiamo perché”.

Il collettivo transfemminista Non Una di Meno ha indotto anche quest’anno manifestazioni in tutta Italia per un 8 marzo all’insegna della lotta per la parità di genere, la fine della violenza patriarcale, in solidarietà con le vittime della guerra in Ucraina. Queste le principali motivazioni che hanno portato migliaia di donne a mobilitarsi in decine di piazze delle principali città italiane. A Torino, davanti all’ingresso del Palazzo di Giustizia, si è svolto un presidio contro la violenza istituzionale esercitata dai Tribunali nei confronti delle donne che denunciano violenze sessuali e maltrattamenti.

A Milano il corteo di Non Una di Meno è partito da Stazione Centrale e, passando da Porta Venezia è arrivato fino a piazza Duomo, dove hanno preso parola attiviste femministe razzializzate, rivendicando l’indole intersezionale della giornata. “Di fronte allo scellerato abuso dei nostri corpi avvenuto in questa piazza a Capodanno, i media e tutti i partiti hanno scelto di sfruttare i nostri traumi per esasperare l’odio, il rigetto e la violenza nei nostri confronti e nei confronti dei nostri fratelli, alimentando il mito politico dello stupratore straniero e mantenendo in piedi il razzismo sistemico del nostro paese.” Queste le parole urlate a pieni polmoni da Ariman Scriba e Iman Salem, attiviste del movimento antirazzista CambieRAI. 

Calcio, l’Inter sfiora l’impresa con il Liverpool nel ritorno dei quarti di finale di Champions vincendo 0-1: non basta ai nerazzurri il bellissimo goal di Lautaro Martinez. L’argentino ha realizzato una rete stupenda, con un tiro da 30 metri d’esterno destro che lasciato di sasso il portiere Alisson Becker. Il Liverpool durante la partita ha colpito ben tre pali, uno con Joel Matip e gli altri due con Momo Salah. L’Inter era rimasta in dieci, appena un minuto dopo il gol di Lautaro a causa del rosso ad Alexis Sanchez, espulso a causa di un brutto fallo su Fabinho. Soddisfatto Simone Inzaghi, che ha ribadito che d’ora in poi tutto l’impegno sarà sul campionato.