Marina Catucci presenta a Milano il suo primo libro Manifesto americano. La giornalista – corrispondente dagli Stati Uniti per Il Manifesto – è rientrata in Italia per raccontare “il socialismo e le nuove forme di lotta politica negli Stati Uniti”. L’incontro è stato organizzato da Radio Popolare, con cui Catucci collabora da parecchi anni. A dialogare con lei, il vicedirettore de Il Post Francesco Costa.
IL NUOVO SOCIALISMO AMERICANO
«La reazione al capitalismo non può arrivare che dal suo epicentro: gli Stati Uniti d’America» scrive Catucci. Perché «se il socialismo ha delle speranze di evolversi, la sua occasione la può trovare proprio nel Paese che più d’ogni altro lo ha osteggiato». Dalle proteste di Seattle durante la OMC (Organizzazione Mondiale per il Commercio) del ’99 fino a Occupy Wall Street. Passando dal movimento Black Lives Matter sino all’ascesa di politici come Bernie Sanders e Alexandria Ocasio-Cortez. Così l’autrice osserva le tappe principali della crescita di una nuova forma di socialismo negli USA.
Nel dialogo con Costa, sono stati ripresi e approfonditi i temi trattati in Manifesto americano, a partire da un riferimento all’assassinio del Ceo di United Healthcare Brian Thompson. I due hanno riflettuto sulla deriva violenta dell’America: «Temo che nel prossimo futuro si ripeteranno episodi di questo genere» ha detto Catucci. E ancora «si tratta di cani sciolti che decidono di usare un’arma». Il discorso si è poi ampliato alla recente elezione di Donald Trump. Al riguardo, Costa ha detto: «L’America diventa ora un posto più cattivo», spiegando come il tycoon non cerchi di placare il diffondersi di azioni violente, ma piuttosto le legittimi.
Catucci parla di un residuo di socialismo, simile a uno «straccio di socialdemocrazia», che presta attenzione a «un minimo di quello che per noi è scontato». Come cure sanitarie, studiare senza indebitarsi, avere una casa. Tematiche che, secondo Costa, «gli americani sono disposti ad ascoltare. Ma l’America è spaccata a metà. Quelli di destra sono diventati sempre più di destra, e quelli di sinistra sempre più di sinistra».
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A cura di Alyssa Cosma, Matilde Liuzzi e Riccardo Severino