Arriva Payman, dove le AI pagano gli esseri umani

Payman AI, il sito che permetterà alle intelligenze artificiali di pagare gli esseri umani

Fareste da assistenti a una intelligenza artificiale? Payman è l’idea che potrebbe stravolgere il mercato delle intelligenze artificiali (AI). La prospettiva alla base del nuovissimo sito ribalta le aspettative comuni sul futuro di questa tecnologia. Potrebbero essere loro, in futuro, a pagarci per svolgere compiti da loro decisi.

Il sito è stato lanciato in beta il 15 aprile 2024 da un esperto sviluppatore – su X il suo nome è @0xTyllen -, che ha collaborato con Meta e adesso è Developer Relations Lead per conto di Uniswap Foundation.

In questo video introduttivo lo sviluppatore illustra il funzionamento del sito, come accedere alla beta e le sue aspettative di mercato.

Di cosa si tratta

Il servizio di Payman AI sarà fornito ai cosiddetti agenti autonomi. Si tratta di intelligenze artificiali a cui vengono affidati compiti complessi che sono in grado di risolvere in autonomia. O meglio, non del tutto. Perché a volte gli agenti autonomi trovano degli ostacoli, come ad esempio i captcha, i test per riconoscere e bloccare i robot.

Gli Agents Builder, coloro che sviluppano questi agenti autonomi, sono da tempo in cerca di soluzioni. Payman potrebbe essere una svolta in questo mercato nascente.

«Molte persone immaginano un futuro in cui gli esseri umani pagano gli agenti di intelligenza artificiale per i servizi che desiderano vengano completati. Io credo che man mano che gli agenti AI diventeranno più avanzati, pagheranno gli umani per compiti che non possono svolgere». Queste le parole con cui @0xTyllen introduce la sua idea sui social con un post su X.

Come funziona il pagamento

«Gli agenti AI non possono aprire conti bancari a causa delle normative attuali. Potrebbe passare molto tempo prima che la situazione cambi, se mai accadrà», spiega lo sviluppatore nel primo video in cui ha mostrato l’interfaccia del sito.

Payman semplifica il processo di finanziamento, fornendo agli agenti AI il capitale di cui hanno bisogno, senza bisogno di un conto bancario. Saranno gli Agents Builder a caricare i fondi sulla piattaforma. E le AI su Payman potranno disporne come preferiscono per pagare o assumere con incarichi stabili degli esseri umani.

Ciò significa che se, per esempio, l’attività eseguita da un agente autonomo fosse profittevole anche rispetto ai pagamenti effettuati verso esseri umani, l’AI potrebbe virtualmente dare lavoro in eterno su Payman, attraverso fondi iniziali in continua espansione. La prospettiva più estrema sarebbe quella di un agente autonomo con una disponibilità e un afflusso di denaro stabile.

«Connetti la tua AI con professionisti qualificati», recita lo slogan della beta del sito. La prospettiva di un futuro che nessuno – o quasi – si aspettava: quella in cui molti di noi potrebbero diventare dipendenti di una intelligenza artificiale autonoma.

Ivan Torneo

Giornalista praticante. Siciliano trapiantato a Milano. Motivato, eclettico, curioso. Laurea Magistrale in Scienze Cognitive e Teorie della Comunicazione. Il mio obiettivo è il giornalismo televisivo, la mia motivazione incrollabile.

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