Clochard picchiato a morte a Pomigliano d’Arco

Un uomo sta dormendo davanti a un supermercato. È Frederick Akwasi Adofo, ha 43 anni, viene dal Ghana ed è un senza fissa dimora. Due persone gli si avvicinano, lo svegliano. Iniziano a discutere con lui, poi a strattonarlo, a dargli calci e pugni. Dopo circa un minuto i due scappano via. L’uomo si trascina a fatica fino a un cortile e da lì non si muove più. Sono stati questi gli ultimi istanti di vita del clochard ucciso la notte tra il 18 e il 19 giugno a Pomigliano d’Arco, ripresi dalla videosorveglianza. Dopo due giorni di ricerche i Carabinieri hanno fermato una coppia di 16enni. L’ipotesi di reato a carico dei giovani è di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà. 

La vita di Frederick nel suo quartiere
Frederick Akwasi Adofo

Arrivato nella città in provincia di Napoli circa 10 anni fa, ormai Frederick era una presenza fissa di quel quartiere e tutti lo conoscevano. Aiutava i clienti del supermercato a portare il carrello in cambio delle monete inserite.

Alla notizia della morte, i cittadini hanno iniziato a portare fiori, lettere e candele alla panchina in cui l’uomo di solito trascorreva le sue giornate. «Il vostro odio non passerà inosservato. Un innocente ucciso da una società che sta fallendo», è una delle scritte lasciate.

La scritta lasciata sulla panchina
La sicurezza in città

Intanto dall’opposizione arriva la richiesta al sindaco Lello Russo di proclamare il lutto cittadino e di convocare un consiglio comunale straordinario sul tema della sicurezza. Al prefetto invece si chiede la convocazione del comitato per l’ordine e la sicurezza. Nelle ultime settimane, infatti, a Pomigliano ci sono stati diversi episodi di violenza dei quali bisogna capire l’origine.

Un senza fissa dimora davanti a un servizio commerciale
Una strage silenziosa

Il pestaggio che è costato la vita a Frederick non è un caso isolato. Per la Fio.Psd (Federazione italiana degli organismi per le persone senza dimora) dei 398 decessi di senzatetto, registrati in Italia nel 2022, il 46% è stato in seguito a una violenza, un incidente o un suicidio. Almeno due vittime su tre sono stranieri. Si tratta spesso di scomparse premature. L’età media è di 47 anni.

Gli obiettivi di inclusione

Sulla spinta dei nuovi fondi stanziati con il Pnrr contro la povertà estrema, la Fio.Psd ha lanciato un manifesto che contiene sette obiettivi per la lotta all’homelessness, da raggiungere entro il 2030. Tra i primi diritti che andrebbero garantiti c’è per esempio quello ad avere una casa. Il Pnrr ha finanziato con 450 milioni di euro sia percorsi di Housing First – che prevedono l’inserimento in appartamenti di 25 mila persone senza dimora – sia centri che offrono servizi per senzatetto in 250 città italiane.

L’obiettivo è creare spazi di inclusione, con la speranza che tutti abbiano un rifugio in cui passare la notte. La morte di Frederick insegna per l’ennesima volta, che per strada nessun posto è davvero sicuro.

Elisa Campisi

SONO GIORNALISTA PRATICANTE PER MASTERX. MI INTERESSO DI POLITICA, ESTERI, AMBIENTE E QUESTIONI DI GENERE. SONO LAUREATA AL DAMS (DISCIPLINE DELL’ARTE DELLA MUSICA E DELLO SPETTACOLO), TELEVISIONE E NUOVI MEDIA. HO STUDIATO DRAMMATURGIA E SCENEGGIATURA, CONSEGUENDO IL DIPLOMA TRIENNALE ALLA CIVICA SCUOLA DI TEATRO PAOLO GRASSI.

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