La Cina e la nuova “economia d’argento”: gli anziani sono il futuro?

La Cina ha smesso di crescere. Ma solo dal punto di vista economico, occorre aggiungere.
Il “paese di mezzo,” infatti, non sembra rimanere fuori da una dinamica tipicamente occidentale: ovvero, un’ineluttabile crescita demografica. O, senza mezzi termini, un invecchiamento della popolazione senza freni.

Un po’ di dati

Nel 2022, la popolazione cinese si è ridotta per la prima volta dal 1961 e dal quel momento il trend non si è ancora fermato. Anche l’anno scorso i decessi hanno superato le nascite e il numero di persone di età superiore ai 60 anni ha toccato i 290 milioni, ovvero un cinese su cinque. La Commissione nazionale di sanità cinese ha stimato, inoltre, che la popolazione anziana del Paese crescerà fino a oltre 400 milioni entro il 2035.
Un gran problema per il governo della Repubblica Popolare, che sta tentando di arginare questa “pericolosa” tendenza in tutti modi. Anche mettendo mano su leggi che per anni sono state il fondamento del Paese. Prima fra molte, la controversa “politica del figlio unico” che è stata definitivamente abrogata nel 2016, e al suo posto sono stati inseriti una serie di incentivi per incoraggiare le persone ad avere più figli. Ma ancora, più recentemente, la Cina ha annunciato di aver approvato un piano per innalzare l’età pensionabile legale del Paese per la prima volta dagli anni Cinquanta.

Che cosa fare?

Tuttavia, molte di queste misure attuate per far fronte all’invecchiamento della popolazione si accordano difficilmente con i recenti problemi economici del Paese.
Una delle maggiori preoccupazioni della RPC è che un minor numero di bambini porti a una forza lavoro sempre più ridotta, che assottiglierà le entrate fiscali e aggiungerà stress all’assistenza sanitaria e alle pensioni. Nonché all’economia cinese più in generale.
Dando ai giovani un motivo in più per chiedersi se possono permettersi famiglie più numerose e se conviene loro trasferirsi al di fuori della Cina per trovare migliori opportunità lavorative.
Per evitare quella che in Italia consociamo come “fuga di cervelli,” in una direttiva del 2021, il Consiglio di Stato cinese ha invitato a «promuovere attivamente l’economia d’argento» e a sviluppare «industrie favorevoli agli anziani».

Il latte in polvere prodotto dall’Yili Group
I cambiamenti

Ma cosa significa questo nel concreto? Ebbene, come ha raccontato la Signora Li, proprietaria di un asilo, al New York Times, la diminuzione del numero di bambini l’ha portata a rivolgersi a un tipo di alunni un po’ più agé: gli anziani.
Come la Signora Li e molti altri proprietari di asili e centri educativi in Cina, la nuova situazione demografica ha significato un cambiamento di rotta per le loro attività. Ma non solo, anche le aziende che prima producevano prodotti per l’infanzia, come latte in polvere, pannolini e abiti, hanno dovuto adattarsi per non chiudere i battenti.
Le aziende lattiero-casearie, come l’Yili Group, che producevano latte artificiale per i neonati stanno ora sviluppando latte in polvere per gli anziani. Un’azienda tecnologica che produceva dispositivi per i genitori per seguire i figli piccoli sta ora progettando prodotti che consentono ai figli adulti di tenere sotto controllo le madri e i padri anziani.
Ma ancora, il colosso svizzero Nestlé, ha citato il forte calo delle nascite in Cina lo scorso anno quando ha annunciato l’intenzione di chiudere la sua fabbrica di latte artificiale in Irlanda. Introducendo la produzione di latte in polvere con benefici per la salute degli anziani.

Insomma, “l’economia d’argento” sembra essere la risposta cinese all’invecchiamento demografico. È chiaro, però, che a lungo termine questa non potrà essere la soluzione per la seconda economia del mondo. Oppure sì?

 

 

 

 

Vittoria Giulia Fassola

Classe 2001. Ligure e anche un po' francese. Laureata in International Relations and Global Affairs, all'Università Cattolica di Milano. Mi interesso di politica estera e di tutto ciò che penso valga la pena di raccontare. Il mio obiettivo? Diventare giornalista televisiva.

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