Papa Francesco si è spento all’età di 88 anni, lasciando un’impronta indelebile nella storia della Chiesa e nel cuore di milioni di fedeli. La sua figura carismatica e il suo messaggio di misericordia e giustizia sociale hanno ispirato non solo il mondo religioso, ma anche quello culturale e mediatico. Numerosi registi hanno raccontato la sua vita e il suo pontificato attraverso film e documentari, mentre le sue apparizioni televisive hanno segnato momenti storici nella comunicazione tra la Chiesa e il grande pubblico. Dai docufilm che esplorano la sua giovinezza a Buenos Aires e il suo impegno contro la dittatura, fino alle interviste televisive in cui ha affrontato temi globali come l’immigrazione, l’ambiente e la pace, Papa Francesco ha saputo utilizzare i mezzi di comunicazione per avvicinarsi alle persone e trasmettere il suo messaggio universale. Ripercorriamo i film e le apparizioni televisive che hanno contribuito a delineare il ritratto di un pontefice vicino alla gente e al passo con i tempi.
Le partecipazioni televisive di Papa Francesco
Papa Francesco ha sempre mostrato un grande interesse per i mezzi di comunicazione come strumento di evangelizzazione e dialogo con il mondo contemporaneo. Nel corso del suo pontificato, ha preso parte a diverse trasmissioni televisive, segnando momenti storici nella comunicazione della Chiesa con il pubblico televisivo.
Lo storico approdo negli studi Rai
Il 27 maggio 2023, Papa Francesco ha fatto la storia diventando il primo pontefice a recarsi negli studi televisivi della Rai. L’occasione è stata un’intervista per il programma A Sua Immagine, condotto da Lorena Bianchetti e dedicato all’approfondimento religioso. La puntata speciale, intitolata La forza della vita, è andata in onda il 4 giugno su Rai1 e ha rappresentato un evento mediatico senza precedenti.
Durante l’intervista, il Papa ha affrontato temi rilevanti come la guerra in Ucraina, le difficoltà quotidiane delle persone e il ruolo cruciale della comunicazione nel mondo attuale. La puntata ha riscosso un notevole successo, attirando 1 milione e 661mila spettatori e raggiungendo uno share del 27,4%.
Papa Francesco a “Che Tempo Che Fa”
Un altro significativo momento televisivo è stato quello delle apparizioni di Papa Francesco nel programma Che Tempo Che Fa, condotto da Fabio Fazio su Rai3 e, successivamente, su Nove. La prima intervista risale al 6 febbraio 2022, realizzata in collegamento dalla Residenza Santa Marta. In quell’occasione, il Pontefice ha parlato di tematiche sociali cruciali, come l’emergenza migratoria, la crisi ambientale e la necessità di un mondo più solidale e giusto.
Il 14 gennaio 2024, Papa Francesco è tornato ospite del programma, affrontando ancora una volta temi di grande attualità, tra cui il commercio delle armi e l’urgenza di costruire una cultura di pace. L’intervista, trasmessa in prima serata, ha avuto un ampio seguito e ha confermato la volontà del Pontefice di usare la televisione come canale diretto per comunicare con il grande pubblico.
La conversazione con Fazio si è rivelata informale e diretta, permettendo al pubblico di conoscere il Papa in una veste più intima e accessibile. L’incontro ha suscitato grande interesse mediatico e ha evidenziato la volontà di Francesco di comunicare in modo semplice e immediato con le persone, utilizzando anche i canali televisivi più popolari.
Il Papa e il Festival di Sanremo
L’interesse per la cultura popolare ha portato il nome del Papa anche al Festival di Sanremo. Pur non avendo mai partecipato direttamente, il suo messaggio è stato presente in diverse edizioni. Nel 2023, ad esempio, il Vescovo di Sanremo, Monsignor Antonio Suetta, ha letto un messaggio del Papa rivolto ai giovani, invitandoli a credere nei valori della pace e della solidarietà.
Nel 2025, durante l’edizione condotta da Carlo Conti, è stato trasmesso un videomessaggio registrato appositamente per il Festival. Nonostante alcune polemiche iniziali sull’autenticità del contenuto, è stato confermato che si trattava di un messaggio personale del Papa, indirizzato ai partecipanti e agli spettatori per esortarli a riflettere sui temi della speranza, della fraternità e della pace.
Nel corso degli anni, molti artisti e conduttori hanno citato il Papa nei loro discorsi, riconoscendone il ruolo di guida spirituale e morale anche nel panorama culturale italiano.
I film
Francesco da Buenos Aires – La Rivoluzione dell’uguaglianza
Miguel Rodriguez Arias e Fulvio Iannucci sono i registi di Francesco da Buenos Aires – La Rivoluzione dell’uguaglianza, un docufilm del 2014 che narra la vita di un uomo al fianco del popolo e dei più deboli, che ha lottato per tutta la vita contro la discriminazione. Un’opera realizzata con materiali d’archivio e filmati inediti girati tra Città del Vaticano, Roma, Buenos Aires, Chiusi della Verna e Assisi.
Chiamatemi Francesco – Il Papa della gente
Anche Daniele Lucchetti si propone di sviscerare la vita di Francesco prima del pontificato con Chiamatemi Francesco – Il Papa della gente (2015), che in Italia ha incassato 1,3 milioni di euro solo nel primo weekend di programmazione. Nato da una famiglia di italo-argentini, Bergoglio visse il periodo travagliato della dittatura di Jorge Rafael Videla a partire dal 1976. Un ragazzo come tanti che, però, a 20 anni lascia famiglia, amici e fidanzata per entrare nel rigoroso ordine dei Gesuiti. Lì ottiene la carica di Padre Provinciale dei Gesuiti in Argentina, che gli permetterà di aiutare molti perseguitati dal regime. Una vita fatta di gesti di immensa misericordia e gentilezza, ma con prezzi altissimi da pagare: molti dei suoi più cari amici e compagni furono uccisi o entrarono nelle liste dei desaparecidos. Descritto fin dal principio del film come un uomo misericordioso e coraggioso, questi eventi lo segneranno per sempre.
Papa Francesco – Un uomo di parola
Altro documentario biografico proposto è Papa Francesco – Un uomo di parola di Wim Wenders del 2018. Un viaggio in compagnia del Papa che si pone faccia a faccia con il pubblico con cui instaura un dialogo rispondendo alle domande di tutti, dal regista stesso, a contadini, rifugiati, bambini, anziani, detenuti, lavoratori. Le sue parole costituiscono il filo conduttore del film, grazie a un’ampia intervista prodotta con il sostegno del Centro Televisivo Vaticano.
Il documentario si concentra sul pontificato, ripercorrendo episodi significativi: dall’elezione di un Papa “venuto dall’altra parte del mondo” ai suoi sforzi per rompere con consuetudini poco conformi allo spirito francescano. Tra queste, la scelta di vivere in un modesto appartamento, pranzare con le suore di un convento vaticano e utilizzare un’auto utilitaria.
Il film diventa così una sorta di manifesto del pensiero di Bergoglio, in cui emergono il suo carisma e la sua battaglia contro il cinismo. L’uso della lingua spagnola, anziché del latino, sottolinea la sua volontà di superare il passato e di comunicare in modo diretto. Per lui, il dialogo è la risposta a qualsiasi problema.
I due papi
Il percorso di Papa Francesco è unico rispetto a quello dei suoi predecessori: la sua elezione non è seguita alla morte del Papa precedente, bensì alle sue dimissioni. Fino al 2022, anno della morte di Papa Benedetto XVI, è come se fosse stato accompagnato da un’ombra. A raccontare l’interessante e inusuale rapporto tra i due, ci pensa Fernando Meirelles con il film I due papi del 2019 che ha ottenuto 3 candidature agli Oscar e 4 candidature a Golden Globes.
Il film racconta uno dei momenti più delicati della storia recente della Chiesa: il passaggio da un Papa all’altro e l’evoluzione del rapporto tra Bergoglio e Ratzinger. Tra il 2010 e il 2013, il Vaticano fu al centro di numerosi scandali, che portarono Ratzinger a sentirsi non più adatto al ruolo.
Mentre Benedetto XVI programmava le sue dimissioni, Bergoglio stava valutando le proprie: si recò a Roma affinché il Papa accettasse il suo desiderio di ritirarsi. Tuttavia, fu proprio questo incontro (immaginario nel film) a convincere Ratzinger che Bergoglio fosse la persona giusta per succedergli. Il regista brasiliano costruisce un racconto in cui inizialmente sembra emergere un contrasto tra i due, ma con il tempo la narrazione cambia prospettiva, pur mantenendo evidenti le differenze dottrinali.
Anche se di finzione, il film è stato approvato dal Vaticano che ha fornito alcuni materiali d’archivio per renderlo più accurato. Che le conversazioni mostrate siano realmente accadute o meno, ciò che resta allo spettatore è il ritratto di un Papa misericordioso, moderno e umano nonostante il peso di un passato complesso.