Cosa succede quando muore il Papa

È morto Papa Francesco. Il Pontefice aveva 88 anni. Jorge Mario Bergoglio, nato il 17 dicembre 1936 a Buenos Aires, in Argentina, è stato il 266esimo Papa della Chiesa cattolica. E ora cosa succede?

Fase 1

Quando un Papa muore, la sua scomparsa deve essere accertata ufficialmente dal Camerlengo, adesso il cardinale irlandese Kevin Joseph Farrell, in carica dal 2019. Egli ha il compito di confermare il decesso battendo tre volte con un martelletto d’argento sulla fronte del Pontefice, chiamandolo con il nome di battesimo. Oggi tuttavia questa pratica è sostituita da un ECG. In seguito, il Camerlengo porrà i sigilli alle sue stanze mentre il cardinal vicario di Roma annuncia la notizia al mondo. A San Pietro verrà poi chiusa un’anta del portone della Basilica, mentre le campane suoneranno a martello. Sempre il Camerlengo avrà il compito di distruggere l’Anello del Pescatore, simbolo del potere papale che il Pontefice riceve a inizio pontificato, insieme al sigillo di piombo con cui vengono ufficializzate le lettere apostoliche.tanatoprassi

L’Anello del Pescatore

Comincia così l’inizio della sede vacante, il periodo in cui il Vaticano resta senza un Pontefice. Durante questo tempo, il Camerlengo assume la gestione ordinaria della Santa Sede, supervisionando le funzioni amministrative e organizzando le procedure post-mortem.

Fase 2: le esequie

Il corpo del Papa viene poi trattato con una tecnica detta tanatoprassi e vestito con i paramenti pontifici: mitria bianca, casula rossa e il pallio di lana bianca con croci nere. Il giorno successivo la salma viene esposta nella Basilica di San Pietro per tre giorni, permettendo ai fedeli di rendergli omaggio. Le esequie in suffragio del Papa, chiamati Novendiali (dal latino novem dies, nove giorni), iniziano con i funerali del pontefice, la Missa poenitentialis, celebrati nella Basilica di San Pietro alla presenza di delegazioni di tutto il mondo. Tradizionalmente la cerimonia avviene all’altare pontificio del Bernini, ma negli ultimi decenni è stata celebrata anche all’aperto, in Piazza San Pietro.

Infine, prima della chiusura del feretro, il volto del Papa è coperto con un velo di seta. Solitamente, la sepoltura avviene nelle Grotte Vaticane sotto la basilica, accanto ai resti di San Pietro. Tuttavia, ogni Papa può indicare disposizioni diverse.

Fase 3: il Conclave

Solo dopo i funerali, inizierà il processo di elezione del nuovo pontefice, regolato dalla costituzione apostolica Universi Dominici Gregis del 1996. Il Conclave – termine derivato dal latino cum clave (“chiuso con la chiave”) – è infatti la riunione dei cardinali elettori incaricati di scegliere il successore e solitamente viene convocato 15-20 giorni dopo la morte del Papa. A convocare il Conclave è il cardinale decano, attualmente Giovanni Battista Re.

I lavori iniziano con la messa pro eligendo Romano Pontifice nella Basilica di San Pietro. Poi, i cardinali si chiudono nella Cappella Sistina per votare. Partecipano all’elezione i cardinali con meno di 80 anni, fino a un massimo di 120 elettori. Coloro con più di 80 anni invece non possono votare, ma hanno diritto a prendere parte alle discussioni preelettorali.

I cardinali vestiti con i paramenti rossi, in piedi davanti l’altare principale della Basilica di San Pietro per partecipare alla messa solenne ”pro eligendo pontifice”.

In seguito, il Papa viene eletto se ottiene almeno due terzi dei voti. L’esito viene comunicato attraverso la celebre fumata che esce dal comignolo della Cappella Sistina. Nera che significa nessuna elezione o bianca se un nuovo Papa è stato scelto. A questo punto, il neoeletto viene chiamato ad accettare la nomina.

Dopo l’accettazione, sceglie il proprio nome pontificale e si prepara per la prima apparizione pubblica. Tuttavia, poiché il Cardinale Decano, Giovanni Battista Re, ha più di 80 anni e non può partecipare al voto, il compito di annunciare il nuovo Papa spetterà al Cardinale protodiacono, Dominique Mamberti, che pronuncerà la storica formula “Habemus Papam dalla Loggia delle Benedizioni della Basilica di San Pietro. Dopodiché, il nuovo Papa si affaccia alla folla in Piazza San Pietro, indossando il pallio e la stola papale, e pronuncia il suo primo discorso da Sommo Pontefice.

Papa Francesco
Papa Francesco

Come detto prima, ogni Papa ha però la facoltà di modificare le alcune disposizioni riguardo i suoi funerali. Nel novembre scorso, infatti, Papa Francesco ha aggiornato il protocollo funebre con nuove norme pubblicate nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis. Richiedendo esequie più semplici, “con dignità ma come ogni cristiano”. Tra le novità da lui introdotte vi sono:

  • La constatazione della morte che avverrà in cappella e non in una stanza privata.
  • Il corpo verrà subito deposto nella bara, senza essere esposto su un catafalco.
  • I fedeli potranno rendere omaggio direttamente alla bara aperta.
  • Addio alle tradizionali tre bare (cipresso, piombo e rovere): ne basterà una di legno.

Papa Francesco ha anche espresso il desiderio di essere sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore, accanto all’icona della Madonna Salus Populi Romani, a cui è particolarmente devoto. Una scelta in controtendenza rispetto ai suoi predecessori, ma non inedita: Leone XIII e Pio IX scelsero sepolture fuori da San Pietro.

Cosa cambia con il Giubileo

Il 2025 è l’anno del Giubileo della Speranza, un evento religioso che attira milioni di pellegrini a Roma. Nella storia della Chiesa, solo un Papa, Innocenzo XII, è morto durante un Giubileo, il 27 settembre 1700. In quel caso, l’evento proseguì regolarmente e il suo successore, Clemente XI, fu eletto entro due mesi, concludendo l’anno giubilare iniziato dal predecessore. Se Papa Francesco morisse quindi durante il Giubileo del 2025, le procedure canoniche resterebbero invariate, ma l’impatto logistico potrebbe essere significativo. Roma vedrebbe un afflusso ancora maggiore di fedeli, sia per le esequie papali, sia per la proclamazione del nuovo Pontefice. L’ordine pubblico e la sicurezza diventerebbero quindi questioni prioritarie per le autorità italiane e vaticane.

Nonostante ciò, durante la sede vacante, le celebrazioni e i pellegrinaggi del Giubileo proseguirebbero sotto la supervisione del Camerlengo, garantendo quindi la continuità delle attività religiose.

Vittoria Giulia Fassola

Classe 2001. Ligure e anche un po' francese. Laureata in International Relations and Global Affairs, all'Università Cattolica di Milano. Mi interesso di politica estera e di tutto ciò che penso valga la pena di raccontare. Il mio obiettivo? Diventare giornalista televisiva.

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