Non solo Vogue, Harper’s Bazaar e Hollywood. A pochi giorni dalla fine della Fashion Week maschile, la moda non lascia Milano. Ma continua a giocare in casa tra le mura di Palazzo Reale. Dove lo scorso 21 gennaio è stata inaugurata la mostra “Glamour e Avanguardia”, dedicata al fotografo russo George Hoyningen-Huene.
L’INFANZIA DI UN MAESTRO DELL’OBIETTIVO
La storia di George Hoyningen-Huene – meglio conosciuto come “Huene” – comincia a San Pietroburgo, in Russia, all’inizio del secolo scorso, Il 4 settembre del 1900. Huene cresce e vive la prima parte dell’infanzia nella “Venezia del Nord”, in un ambiente sofisticato e privilegiato. Sin da piccolo, George trascorre molte ore tra le sale del museo Ermitage. Luogo in cui il giovane artista si affida alla compagnia delle sculture rinascimentali e dei dipinti rococò. Che inevitabilmente lasciano su di lui un’impronta. Una carezza d’ispirazione che, più tardi, avrebbe restituito ai suoi scatti migliori.
A seguito dello scoppio della Rivoluzione di ottobre, la famiglia dell’artista (di origini estoni e americane) si trova costretta a lasciare la Russia, trasferendosi nella Ville Lumiere francese: Parigi. In Francia, nel pieno degli anni ’20, il giovane fotografo cresce e matura all’interno di una capitale pregna di stimoli, che in quel periodo era al centro di una grande trasformazione creativa e culturale. A Parigi, Huene si avvicina all’ambiente artistico della città, e si lega in particolar modo a personaggi del calibro di Man Ray, il pittore, e del poeta Jean Cocteau. Ben presto, le sale del Louvre diventano per Huene una seconda casa.
LA DIREZIONE FOTOGRAFICA DI VOGUE FRANCE
Nella capitale parigina, la sua passione per la fotografia cresce a dismisura. E dopo aver lavorato per un periodo come illustratore di moda– sotto la guida del pittore cubista Andrè Lhote – Huene sviluppa uno stile fotografico sempre più personale e inedito. Caratterizzato da rigore compositivo, chiaroscuro e attenzione alla luce. Sarà proprio il sapiente uso del chiaroscuro, infatti, a permettergli di infondere ai suoi soggetti un senso di instancabile monumentalità.
A partire dal 1926, Huene collabora con l’edizione francese di Vogue (Vogue France), dove assume presto il ruolo di capo dello studio fotografico della rivista. Nei suoi anni a Vogue, ha la possibilità di immortalare figure per grandi Maison come Chanel, Balenciaga, Schiaparelli e Cartier. Nello stesso periodo, l’artista incontra Horst P. Horst, che diventa il suo compagno, modello e apprendista. Anche lui fotografo. Anche lui, come Huene, ancora oggi ricordato come uno dei fotografi che più hanno influenzato la moda.
HARPER’S BAZAAR E HOLLYWOOD
Nel 1931, George Hoyningen-Huene decide di trasferirsi in Inghilterra. Ma pochi anni dopo lascia l’Europa alla volta degli Stati Uniti. E la vita a New York segna una svolta nella sua carriera. Una nuova era in cui Huene lavora soprattutto per la rivista statunitense Harper’s Bazaar. In questa fase, i lavori del fotografo danno particolare risalto alla modernità e alla dinamicità degli anni ’30.
Negli ultimi anni della sua attività, Huene si concentra soprattutto sullo sfavillante mondo del cinema, a Hollywood. Dove l’artista si trasferisce negli anni ’40, divenendo ben presto uno dei fotografi più richiesti dai grandi divi e dive del tempo.
Greta Garbo, Katharine Hepburn, Gary Cooper e Ava Gardner sono solo alcuni dei protagonisti del lavoro di Huene in California. Per non dimenticare la collaborazione con George Cukor per il film A Star is Born nel 1954. Ma anche quella con la grande star italiana Sophia Loren, per il film Il diavolo in calzoncini rosa, che dà vita a un legame indissolubile tra i due. Negli anni a venire, Loren continuerà a spedire a Huene lettere cariche d’affetto, stima e richieste di preziosi consigli. Fino alla morte del fotografo sopraggiunta a Los Angeles nel 1968.
La mostra “Glamour e Avanguardia” termina così, con il capitolo cinematografico di George Hoyningen-Huene. Chiudendo un itinerario di eleganza adagiato sotto ai soffitti affrescati di Palazzo Reale.