Tassonomia, per l’Europa nucleare e gas sono fonti verdi

Il Parlamento Europeo ha incluso gas fossile e il nucleare tra le fonti energetiche utili alla transizione ecologica. La proposta per la tassonomia verde, presentata dalla Commissione di Ursula Von der Leyen, era stata respinta dalle commissioni Affari economici e Ambiente dell’Eurocamera. Il 6 giugno 2022 i deputati di Strasburgo però hanno bocciato la mozione di rigetto, con 328 voti contro 278. Gli ambientalisti promettono battaglia. Subito dopo il voto, otto attivisti si sono alzati mostrando una maglietta rossa con la scritta ‘Betrayal (tradimento).

Il voto

La tassonomia è finita al vaglio del Parlamento grazie a un documento firmato da Verdi europei, Ppe, Sinistra, S&D e Renew. Per emendarla occorreva il voto contrario di 353 eurodeputati, cioè la maggioranza assoluta. Tra i partiti italiani, il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle hanno votato per il rigetto. La destra invece è stata quasi unanime nella volontà di includere gas e nucleare tra le rinnovabili. L’ago della bilancia sono stati i Popolari, che includono anche Forza Italia. È la seconda volta che la, così detta, maggioranza Ursula si infrange sui temi ambientali. A spaccare la camera di Strasburgo, nelle scorse settimane, era stato il provvedimento per vietare la vendita di auto con motore a combustione dopo il 2030. In quell’occasione ad averla vinta erano state le Sinistre ambientaliste, mentre in questo caso trionfa la fazione più conservatrice e attenta all’economia reale.

Il no della piazza

La decisione del Parlamento Ue però scontenta molti. L’associazione Greenpeace ha annunciato un’azione legale contro la Commissione. Austria e Lussemburgo hanno fatto ricorso alla Corte di Giustizia europea. L’ italiana Legambiente chiede al governo italiano di sostenere l’azione. «Ci stanno prendendo in giro – ha commentato Cecilia Fiacco di Fridays for Future, portavoce italiana per la campagna contro la tassonomia – Gas e nucleare non sono rinnovabili e distoglieranno tantissimi investimenti dalle energie realmente sostenibili». Insieme a centinaia di attivisti, dal 5 luglio, presidia la piazza di Strasburgo, per protestare contro la decisione. Oltre a essere 25 volte più climalterante rispetto alla CO2, il gas, secondo gli ambientalisti, contribuisce a finanziare conflitti come quello in Ucraina.

 

 

Giorgia Colucci

Classe 1998, vivo tra Varese e Milano, ma mi appassiona il mondo. Curiosa su tutto, scrivo di ambiente, di diritti e di casa mia su Il Fatto Quotidiano.it. Oltre a collaborare con Master X, parlo di rock ai microfoni di Radio IULM e di Europa a quelli di Europhonica. Per non farmi mancare niente, anche di cinema su Recencinema.it. Nel 2018 ho pubblicato "Vorrei mettere il mondo in carta", una raccolta di poesie per I Quaderni del bardo Edizioni

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