L’overshoot day indica il giorno nel quale l’umanità consuma interamente le risorse prodotte dal pianeta nell’intero anno. Ciascun Paese del mondo, a seconda del livello di sviluppo industriale ed economico, presenta valori ed indici diversi. In Italia, quest’anno è caduto il 15 maggio. Significa che se tutti vivessero come gli italiani, la Terra avrebbe già esaurito le risorse a propria disposizione. Secondo le stime del think tank Global footprint network, l’overshoot day italiano segue quello degli Stati Uniti ma precede quello di moltissimi altri Paesi analizzati.
Secondo il sito Overshootday.org, che pubblica i dati concernenti i vari Paesi del mondo, gli overshoot day di ciascuna nazione vengono pubblicati il 1° gennaio di ogni anno. Quelli del 2023, però, “sono stati calcolati nel dicembre 2022, utilizzando l’edizione 2022 del National Footprint and Biocapacity Accounts, l’ultima disponibile all’epoca”. L’overshoot day globale è una media di tutti i Paesi del mondo: quest’anno cadrà tra luglio e agosto.
Il mondo finisce sempre prima le risorse
L’overshoot day globale di anno in anno si è spostato sempre più in là nel tempo. Nel 1971, due anni dopo l’introduzione di tale data simbolico, esso cadeva nel mese di dicembre. Gli abitanti della Terra consumavano praticamente le risorse che il pianeta era in grado di rigenerarne per quell’anno. Col passare del tempo, però, i consumi sono però aumentati in tutto il mondo e l’anno scorso le risorse sono terminate il 28 luglio 2022.
L’Italia fa meglio di altri Paesi industrializzati come Stati Uniti, Giappone, Germania e Francia: sono i meno virtuosi secondo le stime di Overshootday.org. Se tutto il mondo vivesse seguendo lo stile di vita di americani, tedeschi, giapponesi e francesi, le risorse prodotte quest’anno dal nostro pianeta sarebbero già finite. Tra le nazioni industrializzate, fanno meglio dell’Italia il Regno Unito e la Cina, il cui overshoot day cade, rispettivamente, il 19 maggio e il 2 giugno.