ECO NEWS – UN DIARIO DELLA TERRA ATTRAVERSO I GIORNALI – 26 GIUGNO 2022

Ascolta “Eco News – 26 giugno 2022 – La siccità mette in crisi anche la produzione energetica” su Spreaker.

A cura di Giorgia Colucci e Valeriano Musiu

Qual è l’impatto della crisi climatica e come la stiamo raccontando? Con Eco news proviamo a capirlo ogni settimana con una selezione delle storie più interessanti per capire meglio cosa sta avvenendo ai nostri ecosistemi e come la politica italiana e mondiale le sta affrontando. Un diario per orientarsi tra la stampa verde e le notizie ambientali, ma anche per capire quello che le nostre scelte e il nostro vivere quotidiano possono fare.

In questa puntata:

  • Wiktoria Jedroszkowiak è un nuovo modello di attivista ambientale. La nostra intervista
    «Ho 20 anni e ho deciso di dedicare i miei anni migliori al clima». Wiktoria Jedroszkowiak ha lasciato l’università un paio di mesi fa. Aveva iniziato a studiare, ma hadeciso di abbracciare completamente la lotta per la giustizia climatica e per fermare la guerra in Ucraina, ci ha raccontato. Nell’ultimo mese ha organizzato numerose azioni di protesta. Ha anche incontrato il leader francese Emmanuel Macron e altri capi di stato, per chiedere l’embargo sui combustibili fossili russi. «È dura a volte, perché le persone intorno a me non capiscono. Mi stanco molto poi, sono stata in strada per gli ultimi 2 mesi». I suoi genitori la supportano, ma spesso sono preoccupati per lei. Incontra persone potenti e sta diventando una figura scomoda. «Ma non ne posso fare a meno. Tutte le mattine mi sveglio e mi dico: ok, cosa possiamo fare per essere più vicini alla Climate Justice?».
  • La siccità spegne le centrali idroelettriche e termoelettriche del nord Italia
    Lungo il Po’ la carenza di acqua ha fermato le turbine dell’impianto di Enel Green Power di Isola Serafini, in provincia di Piacenza. La stessa sorte è toccata al 90% delle mini centrali sui canali irrigui. Non va meglio per i sistemi termoelettrici: sono spenti quelli di A2A a Sermide (Mantova), di EP a Ostiglia (Mantova) e di Moncalieri (Torino). Anche se la loro elettricità viene prodotta bruciando gas, l’acqua, prelevata dai fiumi, è necessaria a raffreddare i macchinari. Critica la situazione anche in Liguria e Val d’Aosta: in entrambe le regioni il valore dell’energia generata è circa il 25% della media degli ultimi dieci anni.
  • L’Unione Europea ha un nuovo piano contro le emissioni di gas serra
    Al secondo tentativo di voto, l’europarlamento ha approvato la modifica dell’Emission Trading System (Ets), la così detta tassa sul carbonio prodotto dalle aziende. I permessi di inquinare si ridurranno per molte di esse a partire dal 2027, fino ad azzerarsi entro il 2032. Per garantire una giusta concorrenza con i Paesi extra UE, non soggetti a limitazioni, si è votato anche il Carbon Border Adjustment Mechanism: una tassa sulle importazioni di prodotti realizzati emettendo CO2. In arrivo anche l’Ets II per regolare le emissioni degli edifici pubblici.
    Altro provvedimento importante è il Fondo sociale per il clima (Social Climate Fund). Aiuterà le persone più colpite dalla povertà energetica a far fronte all’aumento dei costi: non si tratta solo di un intervento sulle bollette, ma di un piano di investimento sulla ristrutturazione degli edifici e sulla mobilità pubblica.
  • I prati fanno davvero bene al clima?
    Alcuni ecologisti e studiosi sostengono le aree dei prati potrebbero essere destinate alle coltivazioni alimentari o utilizzati in modi diversi, per ottimizzarne le risorse. Infatti hanno una serie di conseguenze negative sugli ecosistemi: co
    ntribuiscono a ridurre la biodiversità. Diminuiscono la vegetazione a disposizione per gli insetti impollinatori. La falciatura interrompe la crescita dell’erba e impedisce il naturale assorbimento di anidride carbonica da parte delle piante.
  • Proteggere i tesori sommersi nel mare di Capri
    Dallo scorso maggio, il Gruppo di algologia dell’università di Trieste (Consorzio nazionale interuniversitario per le Scienze del mare) ha avviato un’operazione restauro ecologico di foreste marine di macroalghe nei Faraglioni di Capri. Il progetto proseguirà per tutta l’estate ed è finanziato dal Comune dell’isola nel Golfo di Napoli. Il lavoro si svolge sia in superficie sia a 40 metri di profondità e sarà importantissimo per tutelare un tesoro della biodiversità marina, utile anche all’assorbimento delle emissioni di gas serra.

 

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Giorgia Colucci

Classe 1998, vivo tra Varese e Milano, ma mi appassiona il mondo. Curiosa su tutto, scrivo di ambiente, di diritti e di casa mia su Il Fatto Quotidiano.it. Oltre a collaborare con Master X, parlo di rock ai microfoni di Radio IULM e di Europa a quelli di Europhonica. Per non farmi mancare niente, anche di cinema su Recencinema.it. Nel 2018 ho pubblicato "Vorrei mettere il mondo in carta", una raccolta di poesie per I Quaderni del bardo Edizioni

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