L’ambasciata USA in Colombia ha diramato un comunicato nel quale invita i suoi concittadini a diffidare degli incontri con persone conosciute sulle app di dating. Nei mesi di novembre e dicembre 2023 si sono registrate delle morti sospette in circostanze di questo genere. Un comune denominatore sarebbe anche l’uso di scopolamina, o burundanga, un sedativo capace di indurre la perdita dei sensi fino alla morte.
Il comunicato dell’Ambasciata USA in Colombia
App di dating, morti sospette e una droga impossibile da rintracciare. Sono questi gli ingredienti di una storia proveniente dalla Colombia che ha fatto il giro del mondo. Tutto inizia con un comunicato comparso il 10 gennaio sul sito dell’Ambasciata degli Stati Uniti in Colombia. «Siamo a conoscenza di otto morti sospette di cittadini statunitensi a Medellin tra il 1 novembre e il 31 dicembre 2023», comincia la nota. Pur trattandosi di circostanze tra loro distinte, «molte delle morti indicano possibili droghe, rapine e overdose e molte coinvolgono l’uso di applicazioni di appuntamenti online».
Il comunicato prosegue ricostruendo la possibile dinamica degli adescamenti. «I criminali utilizzano app di dating per indurre le vittime a incontrarsi in luoghi pubblici come hotel, ristoranti e bar, per poi aggredirle e derubarle». È questa, per esempio, la storia di Carlos, che si è raccontato pochi giorni fa alla CNN. Ma è chiaro che in alcuni casi l’epilogo è stato anche peggiore, con cittadini statunitensi «persino uccisi dai loro accompagnatori colombiani». Prima di concludere invitando i connazionali a usare la massima prudenza, l’ambasciata dichiara di aver rilevato nel 2023 un aumento dei reati commessi con uso di sedativi. In effetti non è la prima volta che questo argomento sale agli onori della cronaca.
Precedenti e fake news
A giugno 2023, l’ambasciata pubblicava sul proprio sito un comunicato non troppo diverso da quello di gennaio 2024. Sebbene non ci fossero state ancora vittime collegate a questo modus operandi, l’ufficio di Bogotà richiamava l’attenzione su un aumento dei crimini che coinvolgevano l’uso di sedativi. In quell’occasione si faceva anche riferimento per la prima volta alla scopolamina, il narcotico somministrato alle vittime durante l’esecuzione dei crimini.
Per i suoi potenti effetti, capaci di provocare incoscienza per diverse ore, la scopolamina aveva già generato ondate di panico anni fa. Al dato reale si era aggiunta una buona dose di fantasia, fino alla diffusione di vere e proprie fake news. Una di queste recitava che si potesse essere colpiti dagli effetti della scopolamina solo tenendo in mano per qualche secondo un biglietto da visita imbevuto della sostanza. Tutto falso, ma occorre fare chiarezza su cosa sia questa droga e quali proprietà abbia.
Scopolamina e burundanga: dalle origini all’uso farmacologico
Scopolamina è il nome di un principio attivo derivato dalle piante del genere Datura, molto comune in Paesi come la Colombia e l’Ecuador. In questi Paesi e non solo, è comune la produzione di un estratto di origine vegetale conosciuto localmente come burundanga. Per le sue proprietà psicotrope e allucinogene, la burundanga era usata come bevanda rituale già dai tempi degli Aztechi.
In epoca moderna, la scienza ha riconosciuto nella scopolamina il principio attivo responsabile degli effetti della burundanga. Per via della sua elevata tossicità, la scopolamina è stata integrata nella medicina contemporanea. Oggi viene impiegata per diversi scopi terapeutici, per esempio, come antiemetico e anestetico. Resta tuttavia una sostanza pericolosa, la cui somministrazione eccessiva può provocare delirio, allucinazione, sonnolenza, amnesia e perdita di coscienza fino alla morte.