Anche quest’anno è arrivato dicembre e a Milano è attesa l’ennesima ondata di turisti. Se l’anno scorso è stato il Natale delle ripartenze il 2023 sarà quello delle conferme.
Boom di prenotazioni
Sono state più di 270 mila le prenotazioni aeree nel 2022 per raggiungere l’Italia in uno dei periodi più belli dell’anno, quello natalizio. È quanto risulta da uno studio di Enit (Ente nazionale per il turismo).
L’analisi ha mostrato che tra le città d’arte Milano è una delle preferite dai turisti, non solo per le sue attrazioni ma anche per lo shopping e l’inimitabile Made in Italy. Il trend positivo sarà confermato per il 2023?
Si riconferma l’importanza del Made in Italy
Anche se la situazione nelle vie della moda milanesi è un po’ altalenante, per quest’anno le aspettative dei commercianti sono comunque positive.
A dimostrarlo la presenza di turisti, sia italiani sia stranieri, pronti ad affollare il centro alla ricerca del regalo di Natale perfetto. «Dal punto di vista degli acquisti, il bilancio dello scorso anno è stato molto buono considerando che si trattava del primo natale post-Covid – spiega il presidente di Ascoduomo, Alessandro Prisco – ora bisognerà capire se i numeri dei precedenti due anni si andranno a consolidare e se il periodo delle feste e i saldi di gennaio potranno sanare la crisi».
Dato certo è che Milano offre ai consumatori innumerevoli opzioni, ma la scelta dei visitatori ricade ogni anno sui prodotti nostrani. Le ragioni principali sono due: la qualità e il costo, che rispetto ai Paesi di provenienza è più vantaggioso. Avere un turismo di questa tipologia è un punto di forza visto che gli stranieri sono più propensi a spendere nel settore del lusso rispetto a quelli italiani.
Le parole di Federalberghi
Storia, moda e Made in Italy sono un punto di forza per il turismo milanese che non sembra risentire della crisi politico-sociale. Dai dati forniti da Federalberghi il 2022 è stato un anno positivo, con camere piene al 60%. Anche quest’anno l’andamento dovrebbe essere altrettanto positivo secondo Enrico Maurizio Naro, Presidente di Federalberghi Milano, Lodi, Monza e Brianza.
«Ad oggi, per quanto riguarda le prenotazioni a Milano, siamo al 34% contro il 33% dello scorso anno. Il periodo natalizio porta una forte ondata di turismo, soprattutto quello leisure che è circa l’85% accanto al 10% di chi viaggia per lavoro». Per quanto riguarda, invece, la sistemazione: «I visitatori – in gran parte americani – prediligono alberghi di fascia alta, a quattro o cinque stelle, in zone centrali. A differenza degli italiani che, nel
periodo delle feste, vengono a Milano per raggiungere amici o parenti e cercano strutture situate in posizioni utili a seconda delle loro esigenze».
I turisti a Milano «sono in gran parte giovani, gruppi di ragazzi under 30 che scelgono appartamenti. Mentre le famiglie scelgono la comodità dell’hotel». Una situazione molto confortante dunque, nonostante i conflitti in Europa e in Medio Oriente. Sembra infatti che l’Italia sia, agli occhi dei viaggiatori, un Paese ancora abbastanza sicuro in cui
passare le festività.
Nel 2023, infatti, sono già stati registrati 7,1 milioni di arrivi nella città meneghina. Neanche l’aumento dei prezzi del 10% rispetto all’anno precedente sembra indebolire il settore terziario. Anche grazie al ritorno dei turisti americani alto spendenti.