“A Gaza l’esercito israeliano sta conducendo una serie di attacchi aerei contro obiettivi di Hamas”. Sono le parole di un portavoce delle forze di difesa israeliane, che spezzano la tregua degli ultimi giorni. L’IDF sostiene che alcuni razzi sono stati lanciati a Gaza poco prima delle 7 del mattino di venerdì 1 dicembre, ora locale.
“Hamas ha violato il quadro di riferimento dell’accordo, non ha rispettato l’obbligo di rilasciare tutte le donne in ostaggio e ha sparato razzi contro Israele” ha dichiarato l’ufficio del primo ministro israeliano. “Il governo di Israele è impegnato a raggiungere gli obiettivi della guerra, come liberare gli ostaggi, eliminare Hamas e assicurare che Gaza non possa mai più minacciare il popolo di Israele”.
Gaza, le accuse di Hamas
Dall’altro lato, Hamas accusa Israele di essere responsabile della fine della tregua e della ripresa della guerra. “Riteniamo l’occupazione responsabile della ripresa dell’aggressione contro Gaza” si legge in comunicato stampa diffuso dalle forze armate palestinesi. “Per tutta la notte si sono svolte trattative per prolungare la tregua e Hamas offrì di scambiare altri prigionieri. L’occupazione ha rifiutato tutte le offerte perché aveva già deciso di riprendere l’aggressione criminale”, conclude il comunicato.
Hamas sostiene inoltre che i razzi hanno colpito anche la comunità di Abassan, città a sud di Gaza, vicino la comunità di Khan Yunis. I media israeliani sostengono invece che tre persone sono state uccise in raid israeliani a Rafah, nel sud della striscia. “Ulteriori attacchi avrebbero danneggiato la città di Al-Karara” riporta la stampa sionista. “La comunità internazionale è responsabile della guerra di queste settimane a Gaza” ha affermato l’ufficio governativo di Israele.
In tale contesto continuano gli sforzi della diplomazia internazionale. “Negoziazioni tra Israele e Hamas per rinnovare la tregua a Gaza con i mediatori del Qatar e dell’Egitto stanno proseguendo nonostante i nuovi scontri”. È quanto dichiarato all’Afp, l’Agence France-Presse, da una fonte informata che ha chiesto di restare anonima.