Bollette di luce e gas troppo alte? A metterci una pezza arriva il reddito energetico.
Niente bonus o sconti in bolletta, ma una vera e propria operazione strutturale che mira ad aiutare le famiglie in difficoltà. Il Governo, tramite il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica italiana Gilberto Pichetto Fratin, ha creato il “Fondo Nazionale per il Reddito Energetico”, centinaia di milioni di euro pronti ad essere utilizzati dagli italiani in possesso dei giusti requisiti.
«Con questo provvedimento – spiega il Ministro Gilberto Pichetto Fratin – perseguiamo un doppio fine: quello sociale di sostegno alle fasce più indigenti e, allo stesso tempo, quello ambientale, perché promuoviamo l’utilizzo di energia rinnovabile. È una nuova risposta del governo per concretizzare una reale ed equa sicurezza energetica».
Fotovoltaico gratis con il reddito energetico
Nello specifico, la misura è stata pensata per rendere più facile la realizzazione di impianti fotovoltaici, in modo tale che chi ne usufruisca possa non solo avere conti da pagare meno salati, ma anche partecipare attivamente alla transizione green. Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha stanziato €200 milioni a fondo perduto destinati all’installazione di impianti fotovoltaici per famiglie in condizioni di disagio economico. Secondo gli ultimi dati ISTAT, infatti, quasi il 9% dei nuclei familiari italiani soffre di povertà energetica.
Appartenere a questa categoria significa avere difficoltà a pagare spese riguardanti luce e gas e non avere la capacità economica di acquistare nuove tecnologie utili a produrre energia rinnovabile. Per acquistare ed installare un impianto fotovoltaico bisogna sostenere una spesa che oscilla tra i €10.000-€15.000, ma di contro si ha un risparmio in bolletta fino all’80%.
A chi spetta il reddito energetico
Per accedere al fondo, bisognerà avere determinati requisiti, come:
- Non superare i €15mila di ISEE o…
- …avere un ISEE entro €30mila e 4 o più figli a carico
- Gli impianti fotovoltaici da realizzare devono avere una potenza nominale compresa tra i 2 e i 6 kilowatt
- Si deve essere proprietari di un immobile e dimostrare di avere un titolo di proprietà o usufrutto o diritto su quest’ultimo. Quindi, chi è in affitto non potrà beneficiarne.
In via di definizione le modalità di erogazione e di domanda
Come si legge nel decreto MASE, oltre ai €200 milioni a fondo perduto, amministrazioni, regioni, organizzazioni pubbliche, realtà no-profit e province potranno contribuire con versamenti volontari. E a godere maggiormente (circa l’80%) del reddito energetico saranno le regioni del Mezzogiorno.
Le modalità di erogazione e di domanda sono ancora da definire, poiché si attende il via libera della Corte dei Conti che dovrà esaminare la proposta e dare il nullaosta, dopodiché servirà attendere il decreto attuativo ed eventuali circolari nei quali verranno messi a punto i dettagli.