Patrick Zaki, lo studente egiziano condannato a tre anni di carcere per “diffusione di notizie false“, dopo la decisione del 19 luglio 2023 del presidente Al-Sisi, è stato graziato e verrà rilasciato.
La sentenza
La corte speciale egiziana aveva condannato l’attivista per alcuni articoli scritti sui social. La sentenza del 18 luglio 2023 per Zaki, 32 enne “adottato” dall’Italia dopo essersi laureato all’Università di Bologna con 110 e lode, non era appellabile . Dei tre anni, avrebbe dovuto scontare ancora 14 mesi. Oltre a quello italiano, anche il governo statunitense avevano lanciato un appello per la concessione della grazia.
L’annuncio su Facebook
Su Facebook un componente del Comitato per la grazia presidenziale egiziano, Mohamad Abdelaziz, ha scritto: il “Presidente Abdel Fattah al-Sisi (…) usa i suoi poteri costituzionali ed emette un decreto presidenziale che concede la grazia a un gruppo di persone contro le quali sono state pronunciate sentenze giudiziarie. Tra queste, Patrick Zaki e Mohamed El-Baqer, in risposta all’appello del Consiglio dei segretari del Dialogo Nazionale e delle forze politiche”.
Le dichiarazioni di Giorgia Meloni
La premier Giorgia Meloni ha ringraziato il presidente egiziano in un video messaggio ed ha annuncio il suo rientro in Italia domani: «Patrick Zaki ha oggi ricevuto la grazia dal presidente della Repubblica egiziana e voglio ringraziare il presidente Al Sisi per questo gesto molto importante. Fin dal nostro primo incontro a novembre, io non ho mai smesso di porre la questione e ho sempre riscontrato da parte sua attenzione e disponibilità. E voglio ringraziare l’intelligence e i diplomatici, sia italiani che egiziani, che in questi mesi non hanno mai smesso di lavorare per arrivare alla soluzione auspicata».
«Domani Patrick Zaki tornerà in Italia e gli auguro dal profondo del mio cuore, una vita di serenità e di successo», conclude Meloni.
Il rettore dell’Università di Bologna
Giovanni Molari, Rettore dell’Università di Bologna ha dichiarato: «La notizia ci colma di gioia. Dopo l’angoscia di ieri, è un momento di insperato sollievo e di grandissima felicità per tutta l’Alma Mater. Speriamo sia la fine di oltre tre anni di attese e di speranze deluse. Aspettiamo di conoscere i dettagli, ma confidiamo che presto arriverà il momento che abbiamo aspettato tanto a lungo: riaccogliere Patrick a Bologna, nella sua università, e dedicargli una grande festa di laurea che sarà idealmente una festa di tutta la città e di tutto il Paese. Ringraziamo tutti coloro che in questi anni non hanno mai smesso di sostenere Patrick con una mobilitazione costante e generosa. Ringraziamo il governo per l’attenzione che ha dedicato alla vicenda di Patrick e tutte le persone che hanno contribuito a raggiungere il risultato odierno. Caro Patrick, tutta l’Alma Mater ti aspetta per riabbracciarti!».