La compagnia britannica low-cost easyJet ha cancellato 1700 voli in programma durante i prossimi mesi. La causa sono le restrizioni del controllo sul traffico aereo in Europa. «L’intero settore sta vivendo condizioni difficili quest’estate, con spazi aerei più limitati per la guerra in Ucraina e potenziali scioperi dei controllori di volo», ha dichiarato la compagnia in un comunicato.
L’80% dei cieli è disponibile
Le cancellazioni coinvolgono circa 180 mila passeggeri, che hanno già prenotato un viaggio, tra luglio e settembre. Il 95% di questi ha trovato un posto su un altro volo. L’8% del totale sarebbe dovuto arrivare in o partire per l’Italia, dove 134 voli sono stati annullati. Il taglio più grosso è stato programmato sulle tratte che coinvolgono l’aeroporto londinese Gatwick. Al momento i cieli europei sono disponibili all’80%. Il motivo è la chiusura dello spazio aereo ucraino dopo l’invasione della Russia. I corridoi si sono ristretti, portando a un imbottigliamento in diverse parti d’Europa.
Non è colpa del personale
La compagnia low cost ha specificato che le cancellazioni non sono causate da una carenza di personale, dal momento che ha «più assistenti di volo e piloti che mai». Nei prossimi giorni, altre compagnie europee dovrebbero annunciare modifiche alla loro programmazione per gli stessi motivi manifestati da easyJet.
L’allarme di Eurocontrol
Nelle settimane passate, l’agenzia continentale Eurocontrol che gestisce lo spazio aereo della zona, ha avvertito del rischio di un’estate «impegnativa» con sovraccarichi di traffico tra Londra, Bruxelles e Barcellona. A questi si aggiungono le agitazioni dei controllori del traffico aereo francesi e la minaccia di sciopero proprio del personale dell’organizzazione europea nei prossimi sei mesi.