Sergio Perez vince il Gran Premio dell’Azerbaijan e si candida ufficialmente come primo, e unico, anti-Verstappen. Il campione del mondo in carica si piazza secondo davanti a un eroico Charles Leclerc. Arriva così il primo podio stagionale per la Rossa. In una gara che, dopo i primi sette giri, è rimasta cristallizzata nella noia. Lo stesso Leclerc, a fine gara, ha commentato così: «Per me è stata la gara più solitaria di sempre».
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Il racconto della gara
Parte bene Charles Leclerc dalla pole position, tenendo dietro il duo della Red Bull. La strategia delle monoposto di Milton Keynes è chiara: scavalcare subito la Ferrari di Leclerc e scappare via. Come hanno fatto tutta la stagione, e come hanno fatto anche a Baku.
Entro i primi sei giri, sia l’olandese che il messicano superano con facilità la SF-23 e scavano subito un solco incolmabile con il resto del gruppo. Il ritmo dei piloti è contenuto, forse memori dell’enorme consumo di gomme nella gara sprint del giorno precedente.
La Safety Car cambia tutto
Il primo, e unico, colpo di scena arriva dopo 10 tornate. Nick DeVries tocca il muro con la ruota, che esce dal suo asse e costringe il pilota a fermare la macchina. Verstappen viene fatto entrare ai box prima della Safety Car, cosa che gli farà perdere la testa della corsa. Sia Perez che Leclerc sfruttano la bandiera gialla per smarcare il pit stop e si piazzano davanti al leader del mondiale.
In ripartenza Verstappen supera subito Leclerc, e se lo scrolla di dosso. Poco dietro, Alonso approfitta di una minima distrazione di Sainz, lo infila all’interno e si prende la quarta posizione. Poi, per quasi quaranta giri, è semplice velocità di crociera senza niente degno di nota.
Finale con posizioni invariate
Sainz riesce nella seconda parte di gara a tenere botta contro il DRS di Hamilton, segnale molto positivo per Maranello. Eccellente anche la gestione gomme della Rossa, suo tallone d’Achille fino a Baku. Leclerc, infatti, negli ultimi dieci giri ingaggia una battaglia a distanza con Alonso e Verstappen per il giro veloce. E lo ha fatto con gomme hard vecchie di oltre trenta giri. Insomma, segnali incoraggianti per la Ferrari, che a partire da Miami domenica 7 maggio dovrebbe introdurre novità sulle sue monoposto.
Vince Sergio Perez, che si guadagna il soprannome King of the streets per l’efficienza del messicano nelle gare cittadine. Tra l’altro, Checo diventa il primo pilota a vincere due volte a Baku. Domina ancora la Red Bull. Giro veloce strappato da Russell all’ultimo tentativo. E Ferrari che sembra aver trovato la giusta strada, con ancora molto lavoro da fare. Per il resto, non la più memorabile delle gare in Azerbaijan.
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La sprint di sabato, con ben più emozioni
La gara sprint di sabato 29 si apre con un ottimo spunto di Leclerc, che tenta subito di scappare da Perez. Dietro ai due di testa, lotta ruota a ruota (con qualche contatto) tra Russell e Verstappen. Ha la meglio l’inglese, mentre il campione in carica si lamenta con il box per un danno al fondo. Nel frattempo, Yuki Tsunoda va a muro ed entra la Safety Car.
La lucha (con toque incluido) entre Verstappen y Russell vista desde las onboard de los 2 pilotos.
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Al quinto giro riparte la gara, con Verstappen che passa subito Russell, e commenta al box: «Io sono capace di farlo (senza contatti)». Sainz aggressivo passa Hamilton mentre Leclerc prova, inutilmente, l’allungo.
Alla settima tornata Perez supera la SF-23 e vola via. Il monegasco, ai margini della sprint, ha confermato il buon feeling con la monoposto rivelando però che il consumo delle gomme rimane un grande problema.
Vince Perez, davanti a Leclerc e Verstappen. Sainz quinto dietro a Russel e davanti ad Alonso. Hamilton chiude solo settimo.
A fine gara un Verstappen evidentemente frustrato ingaggia faccia a faccia Russell, accusandolo di guida non corretta.
«Mi devo aspettare la stessa cosa anche la prossima volta, vero?». Parole piccate con cui il pilota olandese rincorre l’avversario alla fine di questo piccolo teatrino.
Leclerc sontuoso, ma per vincere non basta
È servito un Leclerc in versione extra lusso per riportare la Ferrari sul podio. Il monegasco ha sfoderato il miglior weekend stagionale ottenendo due pole position e gestendo al meglio sia la Sprint che la gara di domenica. L’impressione, però, è che di strada da fare ce ne sia ancora molta. Anche perché sul passo, oltre alla Red Bull, anche l’Aston Martin di Alonso è sembrata superiore, come ammesso dallo stesso Leclerc nel post gara.
Il Cavallino raccoglie comunque il primo podio stagionale e fiducia in vista dei prossimi appuntamenti. Ora bisogna recuperare Sainz, apparso in netta difficoltà rispetto al compagno di squadra sul tracciato azero. Lo spagnolo non ha mai trovato confidenza con la vettura e fin dalle prove libere ha pagato dazio nei confronti di Leclerc. Il passo in avanti, però, c’è stato e il gap dalla Red Bull è stato ridotto.
Proprio la scuderia austriaca ha messo in campo ancora una volta la sua superiorità. Ciò che impressiona è la facilità con cui Verstappen e Perez con DRS aperto superano gli avversari. I campioni del mondo rimangono irraggiungibili per ora, anche se per la prima volta quest’anno hanno concesso la pole position agli avversari.
Per quanto riguarda Aston Martin e Mercedes, la prima ha offerto un’altra prestazione solida con Alonso che ha sfiorato per meno di un secondo il quarto podio consecutivo. Le frecce d’argento, invece, sono parse lontane al di là di qualche lampo di Hamilton. La casa tedesca attende gli aggiornamenti alla macchina in arrivo a Imola. Le aspettative per quelle componenti sono alte e chissà che la Mercedes non riesca a tornare vincente come un tempo.
Ordine d’arrivo
1. Sergio Perez, 2. Max Verstappen, 3. Charles Leclerc, 4. Fernando Alonso, 5. Carlos Sainz, 6. Lewis Hamilton, 7. Lance Stroll, 8. George Russell, 9. Lando Norris, 10. Esteban Ocon
Classifica piloti
1. Max Verstappen 93, 2. Sergio Perez 87, 3. Fernando Alonso 60, 4. Lewis Hamilton 48, 5. Carlos Sainz 34, 6. Charles Leclerc 28, 7. George Russell 28, 8. Lance Stroll 27, 9. Lando Norris 10, 10. Nico Hulkenberg 6,
Classifica costruttori
1. Red Bull 180, 2. Aston Martin 87, 3. Mercedes 76, 4. Ferrari 62, 5. McLaren 14, 6. Alpine 8, 7. Haas 7, 8. Alfa Romeo Racing 6, 9. Alphatauri 2, 10. Williams 1.