Il 4 aprile gli utenti di Twitter sono stati colti di sorpresa dal cambio di simbolo della piattaforma social di Elon Musk. Al posto del classico uccellino azzurro è comparso un cane, un esemplare di Shiba Inu con un’espressione dubbiosa.
Agli ammiratori del CEO di Twitter il perché sembrerà ovvio, tuttavia in molti si saranno domandati il motivo di questa decisione.
L’ultima trovata di Musk
La scelta dietro all’abbandono dell’uccellino sarebbe scaturita, secondo lo stesso Elon, da una richiesta dell’utente Twitter “Chairman”, che lo scorso anno l’aveva ironicamente sfidato a comprare Twitter e a cambiare il logo col simbolo del “doge”.
As promised pic.twitter.com/Jc1TnAqxAV
— Elon Musk (@elonmusk) April 3, 2023
«Haha sarebbe pazzesco», aveva twittato in risposta l’attuale CEO di Twitter, che poco più di un anno di distanza ha rispettato la promessa («As promised»). Il 28 ottobre 2022 Musk ha infatti acquistato Twitter per la cifra record di 44 miliardi di dollari. Il valore della piattaforma è crollato nei mesi successivi, a causa delle drastiche decisioni manageriali intraprese dal tycoon. Proprio il giorno dell’ufficializzazione dell’acquisto, Musk aveva twittato: «l’uccellino è libero».
the bird is freed
— Elon Musk (@elonmusk) October 28, 2022
Cos’è “Doge”
Nel 2013 un meme – la foto divertente di un cane Shiba Inu con un’espressione divertente – inizia a farsi largo online su tutte le piattaforme social. Il cane si chiamava Kabosu, un’esemplare femmina deceduta a dicembre 2022.
Ma chi ha lanciato questo famoso meme? Nel 2013 nasce come scherzo una criptovaluta con questo simbolo. Il suo intento era puramente derisorio nei confronti delle criptovalute classiche come Bitcoin. A dispetto dell’ironia, la criptovaluta si è sviluppata rapidamente attraverso una comunità di appassionati, e nel gennaio 2014 aveva raggiunto una capitalizzazione di mercato di 60 milioni di dollari. Oggi l’insieme di tutti i “Dogecoin” mai creati vale quasi 13 miliardi di dollari.
Musk e il mondo delle crypto
Il miliardario sudafricano è da anni interessato all’universo delle criptovalute. In passato aveva permesso l’acquisto di auto Tesla con Bitcoin, e si vocifera di un’apertura anche ai pagamenti con Dogecoin su Twitter.
Più volte sui suoi social, in particolare su Twitter, Elon Musk ha dato segnali di apprezzamento sul Dogecoin con post favorevoli o allusioni ad acquisti o endorsement della stessa criptovaluta. Ma niente è mai stato confermato, come ironizza sui suoi canali social il creatore di Dogecoin.
Il caso legale
La storia del simpatico cane e del miliardario burlone, seppure apparentemente spassosa, ne nasconde una più lunga e complessa. Musk e Dogecoin sono legati da un passato ambiguo, al momento alla base di una causa legale per la cifra record 258 miliardi di dollari.
Elon Musk è ritenuto l’artefice della spaventosa crescita della criptovaluta del cane. Da anni gli investitori lo hanno accusato di aver fatto salire il prezzo di Dogecoin di oltre il 36.000% in due anni di proposito, e di averlo poi lasciato crollare. Ma è davvero possibile per un miliardario su Internet speculare con i meme?