Parigi brucia. Il 23 marzo in Francia è stato il nono giorno di mobilitazione nazionale contro il governo per la riforma pensionistica. Oltre un milione i manifestanti scesi in piazza in tutto il Paese. Disordini in tutta Parigi: 40 roghi nella sola capitale, con 120 agenti feriti e più di 170 fermi in tutto il Paese. A Bordeaux è stato incendiato il portone del municipio.
Proteste e disservizi
🔥🇫🇷 FLASH – 140 incendies ont été éteints et au moins 50 sont encore en cours à #Paris. (BFMTV) #manif23mars #revolution2023 pic.twitter.com/5JLBJ4wIXf
— Mediavenir (@Mediavenir) March 23, 2023
Un centinaio di attivisti hanno bloccato i binari ferroviari a Gare de Lyon. Ciò ha causato dei ritardi negli arrivi dei treni di oltre 30 minuti. Numerosi i disagi per i viaggiatori e i passeggeri delle ferrovie durante l’arco della giornata, ha contribuito anche lo sciopero dei ferrovieri. Circa un lavoratore su quattro ha aderito alla protesta indetta per la mobilitazione nazionale contro la riforma voluta da Emmanuel Macron. Il 24 marzo, un nuovo sciopero manderà in tilt i trasporti nazionali.
Il motivo delle manifestazioni
Il presidente francese Emmanuel Macron ha scavalcato l’autorità del Parlamento francese per approvare la riforma delle pensioni. L’obbiettivo è l’innalzamento dell’età pensionabile a da 62 a 64 anni, misura considerata eccessiva dalla maggior parte del popolo francese. Già in passato Macron aveva tentato di alzare l’età pensionabile, ma la decisione alla fine era stata rinviata.
🇫🇷 FLASH – Dans une image tournée par #France3 lors de la manifestation contre la réforme des retraites à #Lille, un agent de police écrase délibérément la tête d'un jeune manifestant avec son pied. pic.twitter.com/xpvoQoS7IJ
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«Ha gettato una tanica di benzina sul fuoco», ha dichiarato Philippe Martinez, segretario generale della Cgt, a margine della manifestazione di Parigi. Il riferimento è all’intervista rilasciata da Macron a Tf1 e France 2, con oltre 10 milioni di telespettatori che hanno assistito all’intervista. Ciò che si lamenta a Macron è la linea dura attuata, che ha escluso ogni forma di dialogo con sindacati e opposizioni: «Quando c’è un conflitto di questo tipo, il ruolo del presidente della Repubblica è quello di calmare il gioco».
Proteste nelle scuole
Mobilitazioni anche negli istituti scolastici: la Federazione delle scuole superiori indipendenti e democratiche (Fidl) ha individuato oltre 400 scuole superiori bloccate in tutta la Francia. «Gli studenti delle scuole superiori hanno compreso molto bene questa riforma e le bravate politiche di Emmanuel Macron, e continueranno a mobilitarsi» ha scritto la Fidl.