Nella notte del 12 marzo, i big di Hollywood hanno sfilato sul tappeto degli Oscar al Dolby Theatre di Los Angeles. Un momento magico quello della 95esima edizione degli Academy Awards, durante il quale sono state assegnate 23 statuette d’oro.
Il più premiato
«Everything Everywhere All at Once» ha vinto la categoria miglior film. La pellicola racconta la storia di un’immigrata cinese che trova la chiave per accedere al Multiverso. A lei spetta il compito di salvare il mondo esplorando una serie di universi alternativi collegati alle vite che avrebbe potuto condurre. Il film si è aggiudicato sette statuette tra cui quella per miglior montaggio e miglior sceneggiatura originale. Premiata anche la protagonista Michelle Yeoh, prima donna asiatica a vincere come miglior attrice. Stringendo la statuetta ha detto: «Per tutti i ragazzi e le ragazze che mi somigliano guardando stasera, questo è un faro di speranza e possibilità. E signore, non lasciate mai che qualcuno vi dica che avete passato la vostra età migliore». Trionfano con lei i co-protagonisti Jamie Lee Curtis e Ke Huy Quan.
Daniel Kwan e Daniel Scheinert (soprannominati i Daniels) con l’Oscar per «Everything Everywhere All at Once», diventano la terza coppia di registi a conquistare la statuetta d’oro dell’Academy come miglior regia.
Gli altri vincitori
Come da pronostico, la statuetta per il miglior attore protagonista è andata a Brendan Fraser con la sua interpretazione in «The Whale», film che ha vinto anche come miglior trucco. L’attore emozionatissimo sul palco ha ringraziato l’Academy per «aver creduto in questo film coraggioso» e tutto il team.
Best Actor in a Leading Role goes to Brendan Fraser! #Oscars #Oscars95 pic.twitter.com/rWIHrR9BS9
— The Academy (@TheAcademy) March 13, 2023
Altro titolo vincitore è stato il tedesco «Niente di nuovo sul fronte occidentale» che ha ottenuto quattro premi, miglior film straniero, fotografia, scenografia e colonna sonora.
L’Oscar per il miglior film d’animazione è andato a «Pinocchio», rivisitazione del grande classico di Collodi, regia di Guillermo del Toro e Mark Gustafson.
I due blockbuster dell’anno «Avatar: La via dell’acqua» e «Top Gun Maverick», si sono dovuti invece accontentare di un premio tecnico ciascuno, rispettivamente miglior effetti speciali e miglior sonoro.
Gli ospiti della serata
Super ospite dell’evento è stata Lady Gaga. L’artista è solita sfoggiare look super eleganti o particolari, invece questa volta ha spiazzato tutti. Sulla passerella ha indossato un abito Versace, per poi fare uno sconvolgente cambio outfit per l’esibizione: t-shirt nera e jeans, niente trucco, solo lei e la sua voce. Ha cantato “Hold my hand”, canzone candidata agli Oscar per il film «Top Gun: Maverick». Uno spettacolo che ha emozionato il pubblico così come è stato nell’edizione del 2019 con il duetto con Bradley Cooper. Altra donna protagonista è stata Rihanna. La pop-star, incinta del secondo figlio, si è esibita con un look semi trasparente che lasciava intravedere il suo pancione. La canzone che ha cantato è «Lift me up», che non si è aggiudicata nessun premio, ma ha guadagnato la standing ovation dei presenti.
Le novità di quest’anno
Un cambiamento epocale quello di cambiare il colore dell’iconico Red Carpet. L’Academy ha infatti deciso di scegliere il color champagne per la passerella degli Oscar. Lo scopo era quello di rendere meno netto il cambiamento dalla luce diurna alla notte durante le riprese televisive, ma forse anche quello di voltare pagina dopo gli episodi dell’anno scorso. A tal proposito, il conduttore degli Oscar, Jimmy Kimmel, ha scherzato sullo schiaffo di Will Smith a Chris Rock: «Sapete, la gente si chiede: quest’anno ci saranno problemi? Gesti violenti? Ecco, scegliendo un colore chiaro l’Academy ci invita ad avere fiducia: quest’anno non verrà versato sangue». Altra novità è stata la creazione di un’unità di crisi per evitare altre aggressioni. L’amministratore delegato Kramer ha dichiarato: «Dopo quanto accaduto l’anno scorso, ci siamo resi conto di quante cose possono succedere la notte degli Oscar. Saremo più pronti e veloci nel reagire».