Il 2022 è stato l’anno meno piovoso di sempre in Lombardia. Le misurazioni del professor Luigi Mariani dimostrano che a Milano la carenza di pioggia è stata la più grave dal 1764 a oggi. Nel 2022 sono caduti 511 millimetri di pioggia, oltre 30mm in meno rispetto al 1779 che finora rappresentava l’anno peggiore. Non è andata meglio a Mantova, l’altra città lombarda oggetto dello studio. Nel mantovano si è trattato del terzo anno peggiore della storia con 409,7mm contro i 295mm del 1922.
Sono ormai 15 i mesi di siccità
Le scarse precipitazioni si protraggono ormai da 15 mesi. Dopo un novembre 2021 con buona piovosità, è iniziato il lungo periodo di siccità idrologica tutt’ora in corso. «Le ragioni del fenomeno – spiega Mariani – sono circolatorie e legate al periodico riproporsi di promontori anticiclonici subtropicali di blocco. Quest’ultimi impediscono alle perturbazioni atlantiche di raggiungere il nostro territorio».
L’area maggiormente colpita è il Nord Italia. Tra dicembre 2021 e gennaio 2023, a Milano le precipitazioni sono calate del 46% rispetto alla media, per un totale di 523mm contro i 1.128mm del valore medio. Delle otto stazioni considerate nello studio di Mariani ben sei hanno fatto registrare l’anno meno piovoso in assoluto.
Mancano 2 miliardi di metri cubi di acqua
Coldiretti ha annunciato che in Lombardia mancano all’appello quasi due miliardi di metri cubi di acqua rispetto alla media del periodo 2006-2020. «Di fronte ai cambiamenti climatici in atto è importante passare dalla logica dell’emergenza a quella di prevenzione e programmazione», sottolinea Paolo Carra, vice presidente di Coldiretti Lombardia.
La carenza di acqua, oltre ad essere un problema per l’essere umano, interessa soprattutto il settore agrario. «L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte vive quotidianamente le conseguenze della tropicalizzazione del clima. – prosegue Carra – La siccità sta mettendo sempre più a rischio i raccolti sui nostri territori. Lo scorso anno ha provocato danni alle principali colture dal riso al mais, dalla soia ai prati, dagli ortaggi all’uva».
Preoccupano anche i fiumi
La preoccupazione è tanta anche per il livello dei fiumi. «Il Po a Pavia si trova a 3,2 metri sotto lo zero idrometrico. – allarma Coldiretti Lombardia – I principali corsi d’acqua e laghi hanno percentuali molto basse di riempimento per il periodo. Si va dal 16% del lago di Iseo al 18% di quello di Como, dal 37% del lago di Garda fino al 39% del Maggiore».
Il problema è serio e va contrastato subito, anche perché le stime per l’estate 2023 non promettono nulla di buono. «Sarebbe necessario più di un mese di pioggia per tornare alla normalità e garantire le produzioni agricole primaverili ed estive. – conclude Coldiretti – La situazione è peggiore rispetto al 2021, quando furono persi 6 miliardi di euro nei raccolti. Nel 2023 in Italia verranno coltivati quasi 8mila ettari di riso in meno per un totale di appena 211mila ettari. Il minimo da trenta anni a questa parte».