La conta delle vittime aumenta di ora in ora: il bilancio dei morti ha sorpassato le 16mila unità, mentre i feriti sono oltre 63mila. L’agghiacciante previsione dell’OMS di più di 20mila vittime sembra si stia avverando. In Siria, ci sono circa 250 villaggi rasi al suolo, campi profughi devastati. La cittadina di Harem piange addirittura un morto ogni 20 abitanti. Gli italiani dispersi salgono a sette.
Le bare di metallo verde
Sisma in Turchia, a Gaziantep decine di file di bare verdi. L'appello del sindaco: "servono altri imam per la benedizione" #ANSAhttps://t.co/bhXyZ8P1Yi
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) February 8, 2023
Una delle immagini più significative della portata del cataclisma è la fila sterminata di bare di metallo verde allineate sotto una tettoia nel cimitero di Gaziantep, in Turchia. Sono in fila per 10, in attesa che un Imam le benedica prima della sepoltura. Fatma Şahin, Sindaco della città collocata all’epicentro del sisma, ha lanciato un appello ai predicatori musulmani. La richiesta ai leader religiosi è di farsi avanti per aiutare con i riti funebri.
Alcuni risvolti geopolitici
La figlia del Presidente siriano Bashar al-Assad ha scatenato una polemica su Instagram. In un DM, Zein al-Assad ha citato un link su una raccolta fondi per i terremotati della città di Idlib, zona controllata dai ribelli: «Per favore attenti a quelli a cui donate. Questo è un gruppo che sostiene terroristi a Idlib. Le donazioni non andranno ad Aleppo, a Latakia o a Hama». Ovvero le zone controllate dal padre. Nessuna pietà per i suoi connazionali, sia morti che vivi, da parte della 19enne che ha vissuto quasi tutta la vita con la madre a Londra, tra prestigiose scuole ed equitazione.
Assad smentisce le parole della figlia: «Siamo pronti a mandare gli aiuti a Idlib». Per il Presidente siriano è molto semplice controllare gli aiuti che arrivano nel Paese. Passano tutti dalla Turchia che non permette di oltrepassare il confine a chi non certifica che saranno destinati alle zone in mano al governo siriano.
Tutti gli italiani dispersi
Continuano le ricerche di Angelo Zen, l’imprenditore veneto di 60 anni che si era recato in Turchia per motivi lavorativi. Alla data del 9 febbraio 2023, la ricerca dell’italiano disperso non ha prodotto risultati. Sono passate quasi 72 ore dal sisma più violento e le probabilità di estrarlo vivo dalle macerie si affievoliscono.
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🟥 #Terremoto in Turchia e Siria, ancora dispersi Angelo Zen e una famiglia italiana di origini siriane.#IoSeguoTgr pic.twitter.com/puocFGkkfd— Tgr Rai (@TgrRai) February 9, 2023
Si sono perse le tracce anche di una famiglia italiana – sei persone, di cui tre minori – di origini siriane. I sei cittadini italiani si trovavano ad Antiochia, in Turchia. «Siamo in contatto con entrambe le famiglie – ha dichiarato in prima serata su RaiTre il ministro degli Esteri Antonio Tajani – e continuiamo a sperare di poter rintracciare queste sette persone, l’Unità di crisi alla Farnesina lavora 24 ore su 24».