Fegica e Figisc Confcommercio hanno revocato la seconda giornata di sciopero. Le due associazioni in una nota congiunta hanno dichiarato di averlo fatto «a favore degli automobilisti non certo del governo». Già il 24 gennaio Faib aveva ridotto la durata della serrata a 24 ore. Pertanto, tutte le associazioni dei gestori concluderanno lo sciopero giorno 25 gennaio alle 19:00.
Ma molti benzinai rimangono aperti a prescindere dalle motivazioni della protesta, ecco dove trovarli.
Dove fare il pieno in autostrada
Nella giornata del 25 gennaio rimarranno aperte 19 stazioni di servizio sull’autostrada
A1, 10 sulla A3, 15 sulla A4, 3 sulla A5, 4 sulla A6, 5 sulla A7, 2 sulla A8-A9, 6
sulla A10, due sulla A11, 8 sulla A12, 4 sulla A13, 20 sulla A14, 4 sulla A15 e sulla
A16, 3 sulla A18 e sulla A19, 2 sulla A20, 6 sulla A21, 7 sulla A22, 2 sulla A23, 3
sulla A24, 2 sulla A25, 6 sulla A26, 2 sulla A27, sulla A28,sulla A30 e sulla A31, 3
sulla A32 e sulla A50, due sulla A51, una sulla A52, 4 sulla A55, 2 sulla A57, 3 sulla
tangenziale di Napoli, 4 sul Gra e 2 sulla Roma-Fiumicino. In generale è assicurata
l’apertura di un’area di servizio ogni 100 km. I servizi di ristorazione autostradali come gli autogrill rimarranno aperti anche se la stazione è chiusa, non essendo toccati dalla protesta.
Le stazioni aperte a Milano
Sulla viabilità ordinaria rimane garantita l’apertura del 12,5% dei punti vendita.
Uno su otto, in quanto vanno garantiti dei servizi essenziali, secondo quanto sancisce il codice di autoregolamentazione della commissione per lo sciopero nei pubblici servizi.
È inoltre bene ricordare che dei circa 22mila distributori, ce ne sono un paio di migliaia direttamente gestiti dalle compagnie petrolifere e pertanto, come afferma la Fegica: «Ragionevolmente rimarranno aperti».
Le accuse di speculazione
Non solo sono aperti, molti dei benzinai stanno approfittando della chiusura della
concorrenza per aumentare i prezzi. «Bene gli interventi del Governo per frenare le speculazioni dei padroni dell’elettricità. Ora è il momento dei carburanti», afferma il Presidente di Fegica Roberto Di Vincenzo. D’altronde il provvedimento governativo con cui si avviò la liberalizzazione dei prezzi dei carburanti, prevede un ritorno temporaneo al controllo “nel caso in cui si ravvisino comportamenti e manovre di natura speculativa” (Delibera CIPE 30/07/1991). Nel frattempo i prezzi decollano, con diverse segnalazioni di alcune stazioni di servizio che a Milano superano la soglia dei 2,30€ per la benzina e di 2,40€ per il gasolio.