Biden, trovati altri 6 file classificati nell’abitazione privata

Venerdì 20 gennaio è stata perquisita l’abitazione privata del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Il Dipartimento di Giustizia e l’FBI hanno trovato 6 file classificati nella sua casa di Wilmington, in Delaware. Si tratta del quinto ritrovamento di documenti riservati in possesso di Biden – finora sono una trentina – dallo scorso 2 novembre. La vicenda, alquanto imbarazzante per la Casa Bianca, potrebbe avere delle ripercussioni nella corsa alle elezioni presidenziali del 2024.

Le perquisizioni in casa Biden
FBI

La ricercadurata quasi 13 ore – si è svolta in presenza dei legali di Biden e con
la piena collaborazione della Casa Bianca. A differenza degli avvocati, il Presidente e la First lady non erano presenti al momento delle perquisizioni. Ciò dimostra quanto l’indagine condotta dal Procuratore speciale Robert Mur stia procedendo rapidamente. Oltre ai file top secret, sono state confiscate lettere private scritte a mano e documenti non classificati. Alcuni di questi risalgono al periodo in cui Biden era senatore. Altri ancora al tempo in cui era vicepresidente di Barack Obama.

È sempre Trump contro Biden
Il dibattito televisivo del 2020 tra Biden e Trump

«L’ FBI perquisisca la casa del Presidente», aveva dichiarato nei mesi scorsi Donald Trump. Dal canto suo, Biden fa sapere di non aver «alcun rimpianto» su come la sua amministrazione abbia gestito il caso. La Casa Bianca aveva promesso trasparenza sul tema. E in passato era stata duramente criticata per non aver pubblicizzato i documenti ritrovati poco prima delle elezioni di midterm. Delle carte si è avuta notizia solo due settimane fa. Anche per questo si è deciso di chiarire immediatamente la dinamica della vicenda. Forse per evitare che l’opinione pubblica lo scoprisse direttamente dalla stampa.

I media statunitensi hanno rimarcato la differenza tra il caso di Biden e quello dei file sequestrati nella casa di Trump in Florida. Il tycoon, indagato per “ostruzione di giustizia”, era infatti in possesso di circa 300 documenti. Cifra di molto superiore a quelli ritrovati in possesso del Presidente.

Il danno d’immagine a Biden
Il Presidente Joe Biden

Le perquisizioni in casa Biden potrebbero avere conseguenze spiacevoli per la rielezione del Presidente alla Casa Bianca. Un sondaggio pubblicato da ABC/Ipsos riporta come il 64% dei cittadini americani pensi che l’attuale inquilino non abbia gestito in modo appropriato i documenti classificati. Il 77% esprime però lo stesso giudizio sull’ex Presidente Trump.

Sono arrivate critiche anche dallo stesso Partito democratico. Dick Durbun, senatore dell’Illinois, ha dichiarato che l’immagine di superiorità morale che Biden aveva su Trump è ormai compromessa. «Il Presidente – ha poi aggiunto – dovrebbe sentirsi imbarazzato». Più duro il commento del senatore del West Virginia Joe Manchin, già in passato critico verso l’operato di Biden. «È difficile credere che negli Stati Uniti abbiamo un ex Presidente e un Presidente che si trovano in pratica nella stessa situazione», ha affermato il membro del Senato.

 

Andrea Carrabino

Braidese per nascita, milanese per scelta. Laureato prima in Scienze Politiche e poi in Scienze del Governo. Amo la politica, ma non la vivrei. Juventino sfegatato e amante delle serie tv e del cinema. Toglietemi tutto, ma non The Office

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