«Col cazzo che pubblico online le notizie del cartaceo». È con questa frase dell’ex direttore della Gazzetta dello Sport, Candido Cannavò, che Ugo Savoia ha spiegato le tensioni che oggi agitano dall’interno il mondo dell’informazione. Da un lato un giornalismo tradizionale che arranca e vende sempre meno, dall’altro la nuova frontiera dell’online, veloce ma allo stesso tempo poco remunerativa. Sono stati i problemi e le sfide dell’editoria moderna a tener banco presso il master di giornalismo IULM assieme ad una figura eclettica del mondo del giornalismo come Ugo Savoia, che nel corso della sua carriera ha collezionato collaborazioni eccellenti come quella al Giornale con Montanelli, al Sole 24 Ore e quella pioneristica della creazione del Corriere online.
Non si deve tuttavia commettere l’errore di credere che la crisi del giornale di carta si trasformi in un futuro dominato della rete. I siti online sono caratterizzati da maggiore velocità e flessibilità ma finiscono per essere più superficiali. La rete tende a non premiare la qualità: c’è meno tempo per controllare la veridicità delle notizie e si dà per scontato che queste, una volta pubblicate, verranno cannibalizzate da una comunità alla quale poco importa della paternità del pezzo. Gli stessi tentativi di far pagare i contenuti agli utenti dei siti d’informazione, il così detto paywall, è generalmente malvisto e si traduce in una fuga di visualizzazioni. Nel futuro più prossimo, i cartacei dovranno ridurre il numero delle proprie pagine e concentrarsi su di un’accurata selezione ed approfondimento delle notizie, facendo forza sulla qualità delle menti e delle penne a propria disposizione. Ai siti andrà invece riconosciuta la supremazia nel campo delle notizie in tempo reale, settore nel quale già oggi primeggiano.