Martedì 8 febbraio si celebra la Giornata mondiale per la sicurezza in Rete. «Together for a better Internet» lo slogan dell’iniziativa. Istituita e promossa dalla Commissione Europea nel 2004, è una ricorrenza oggi condivisa in tutto il mondo. Che si pone l’obiettivo di rendere il web un posto più sicuro.
Lo scopo della Giornata
Dal cyberbullismo al revenge porn, sono tanti i rischi che Internet può nascondere. Ecco perché diventa fondamentale capire come rimanere connessi senza incorrere in situazioni spiacevoli. Stimolando le persone – soprattutto i giovanissimi – a riflettere sull’uso consapevole della rete. E ponendo l’accento sul ruolo attivo e responsabile di ognuno di noi.
A questo proposito, sono diverse le iniziative organizzate dal Ministero dell’Istruzione (coordinatore del progetto Generazioni Connesse), in collaborazione con il Centro italiano per la sicurezza in rete. In particolare, questa mattina era previsto un evento nazionale, seguito da più di 200mila ragazzi e ragazze in diretta streaming. Il progetto mira a contrastare ogni forma di distorsione della rete. Sensibilizzando studenti, insegnanti e genitori sul corretto uso di Internet.
I dati sull’utilizzo del web
Secondo una ricerca condotta da Generazioni Connesse (su un campione di circa 2500 studenti di scuole secondarie), nell’ultimo anno si è ridotto il tempo trascorso online. Il 42% degli intervistati dice di stare collegato tra le 5 e le 10 ore al giorno (contro il 59% dello scorso anno), il 12% «sempre connesso» (la percentuale nel 2021 era del 18%), mentre il restante 46% afferma di passare online meno di 4 ore.
In più, nell’ultimo anno è anche aumentato il numero di quanti dichiarano di essere più informati sui rischi della rete. Nel dettaglio, il 55% dei ragazzi e delle ragazze sostiene di aver ricevuto indicazioni sulla sicurezza online, mentre il 95% del campione dichiara di aver sostenuto coetanei con consigli e suggerimenti per migliorare l’esperienza nella dimensione digitale.
La situazione è in fase di miglioramento. Il graduale ritorno alla vita normale influisce in modo positivo su questi dati. Ma l’attenzione deve rimanere alta. Perché fenomeni come il sexting e il cyberbullismo sono tutt’altro che sconfitti. Da qui la necessità di continuare a sensibilizzare i giovani. Affinché Internet diventi un luogo sicuro, fonte di opportunità e non di pericolo.