Domenica sera Papa Francesco è stato intervistato a «Che Tempo Che Fa». In collegamento video da Casa Santa Marta il Pontefice ha svelato che da piccolo sognava di fare «il macellaio», fa sorridere la confidenza che fa a Fazio. Dalla tragedia dei migranti, alle guerre, per poi passare al suo bisogno di avere amici e alla passione per la musica, sono tanti e differenti gli argomenti che Bergoglio ha toccato.
Cosa ha raccontato Papa Francesco
L’intervista è un alternarsi tra il lato più intimo e personale del Santo Padre e la necessità di mostrare agli spettatori le problematiche dei nostri tempi. Sembra un’omelia ma non lo è. Il senso dell’umorismo che Bergoglio definisce una «medicina», poi i “lager» in Libia e il trattamento criminale dei migranti. Il Papa parla del dolore che «Non basta vedere, è necessario sentire». E ancora, Il Mediterraneo che è un cimitero e la necessità dell’Ue di «mettersi d’accordo».
Fazio gli chiede delle tensioni tra Russia e Ucraina e la riflessione del pontefice è «categorica»: «Si pensa alle guerre, è duro ma è la verità. La prima categoria è la guerra, gli altri al secondo posto. Guerra ideologica, commerciale, di potere, per andare avanti e tante fabbriche di armi».
“Da piccolo sognavo di fare il macellaio”
La parentesi sulla sua infanzia. «Quando andavo a fare la spesa con mia mamma e con mia nonna, vedevo che tutti pagavano il macellaio. E quando mi chiedevano cosa volessi fare da grande, dicevo: “Il macellaio, perché ha tanti soldi”.»
Le sue parole suonano come un tango, il ritmo è incalzante, passa dal parlare dei suoi gusti musicali al perdono che «è un diritto umano». Sottolinea l’importanza della preghiera, «è quello che fa il bambino quando si sente impotente e dice: papà, mamma». La cura del Terra, la necessità di essere vicini ai figli, la diretta tv è una sintesi del suo magistero. Riferendosi alla sofferenza dei bambini risponde così «Perché soffrono? Non c’è risposta. Dio è forte, sì, onnipotente nell’amore. Invece l’odio, la distruzione, sono nelle mani di un altro che ha seminato per invidia il Male nel mondo».
Il gran colpo di Fazio
«Stiamo per assistere a qualcosa di eccezionale, ascoltare il Papa è un dono per tutti. Il fatto che abbia accettato di essere presente in un contesto come una trasmissione televisiva è la prova di quanto questo Papa sia di tutti e voglia parlare a tutti.» Fabio Fazio è emozionato nel presentare il suo “Super Ospite”.
Il Papa la tv non la guarda, e sorprende vederlo in un talk show. Ma se è vero che un format del genere inscena vicinanza e immediatezza non c’è da stupirsi che un Papa come Bergoglio abbia scelto di parteciparvi. Dallo schermo traspare tutto il suo carisma, specialmente alla fine dell’intervista.
Conclude con la citazione del film di De Sica “Miracolo a Milano”: «In quel film un indovino leggeva le mani e diceva “grazie cento lire”, io vi dico: cento preghiere».