Considerati un successo ecologico in grado di combattere il cambiamento climatico e le emissioni di carbonio, gli impianti di energia solare in America stanno mettendo in pericolo i pochi esemplari di pantere rimasti in Florida. È quanto emerge da uno studio della FAU (Florida Atlantic University) riportato dal Journal of Applied Ecology. «Riteniamo che le agenzie di regolamentazione e autorizzazione, e le stesse società elettriche – spiegano i ricercatori – dovrebbero iniziare a prendere in considerazione la connettività del paesaggio durante la pianificazione e l’autorizzazione delle posizioni dei siti delle strutture».
Le cause
Il motivo è da ricercare nell’ostacolo che gli impianti solari producono alle rotte migratorie e ai flussi riproduttivi dell’animale. Le pantere della Florida (puma concolor coryi) necessitano infatti di ampie aree di movimento e di caccia, quando lasciano il nido materno per diventare adulti: in particolare, i maschi hanno bisogno di almeno 200 miglia quadrate. Gli impianti fotovoltaici, oltre a essere circondati da recinzioni alte quasi due metri e protetti da filo spinato, sono stati installati su praterie, pascoli e terreni agricoli. Proprio per questo sarebbero la causa, secondo i ricercatori, del cambio di rotta di questi animali, della riduzione dei loro habitat, della limitazione del loro spazio, causando in maniera diretta o indiretta lesioni o morte di questi esemplari e il conseguente rischio di estinzione.
Il ruolo dei corridoi faunistici
Secondo Scott H. Markwith, professore nel Dipartimento di Geoscienze della FAU, cruciale sarà la protezione e il miglioramento dei corridoi faunistici, vale a dire quelle aree che permettono agli animali di transitare da un’area all’altra, favorendone la migrazione, l’incrocio e la migrazione. Un intervento in questa direzione, oltre a essere fondamentale per la sopravvivenza della pantera della Florida e per garantire la biodiversità, potrebbe migliorare o in alternativa mitigare l’impatto già evidente dell’installazione dei pannelli fotovoltaici e potrebbe prevenire i danni prevedibili degli impianti che verranno costruiti in futuro.